Continua la ricerca di gruppi di culto del panorama indipendente di casa nostra, gruppi che fanno musica sperimentale, con composizioni che sanno andare molto al di sopra della canzonetta da tre minuti (ma quando lo fanno, la canzonetta non è mai la stessa). I Mariposa, quelli della musica componibile (cos’è?...) in questo campo sono sicuramente i più rappresentativi e non hanno certo bisogno di pirotecniche presentazioni.
Sono dei grandi, da dieci anni sui palchi a suonare e ironizzare sulle miserie dei nostri tempi. Sono un supergruppo, con componenti provenienti da diverse parti d’Italia, con un’energia positiva che ti salva la giornata, con dei momenti cantautorali belli come pochi e altri spiazzanti, di demenziale puro, che riescono solo a dei musici con ottime capacità tecniche.
Lo ammetto, sto sbrodolando, ma con i Mariposa è inevitabile, perché è impossibile definire la loro musica con termini normali. È un ensemble unico e indefinibile. Bisogna solo sedersi in un cantuccio e starli a sentire. Meglio dal vivo, ma se non è possibile anche su qualche supporto. E allora passo la parola a loro. Per la prima volta su questi schermi i Mariposa. Dieci anni di attività, dieci dischi fatti (l’ultimo senza titolo, con loro nudi e a testa in giù), più di 300 concerti, collaborazioni illustri e ora qui, sul blog dell’Alligatore. Incredibile ma vero. Pronti?
VAI AL LORO MYSPACE
Sono dei grandi, da dieci anni sui palchi a suonare e ironizzare sulle miserie dei nostri tempi. Sono un supergruppo, con componenti provenienti da diverse parti d’Italia, con un’energia positiva che ti salva la giornata, con dei momenti cantautorali belli come pochi e altri spiazzanti, di demenziale puro, che riescono solo a dei musici con ottime capacità tecniche.
Lo ammetto, sto sbrodolando, ma con i Mariposa è inevitabile, perché è impossibile definire la loro musica con termini normali. È un ensemble unico e indefinibile. Bisogna solo sedersi in un cantuccio e starli a sentire. Meglio dal vivo, ma se non è possibile anche su qualche supporto. E allora passo la parola a loro. Per la prima volta su questi schermi i Mariposa. Dieci anni di attività, dieci dischi fatti (l’ultimo senza titolo, con loro nudi e a testa in giù), più di 300 concerti, collaborazioni illustri e ora qui, sul blog dell’Alligatore. Incredibile ma vero. Pronti?
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Buona sera Alligatore: complimenti per la scelta della foto (un'elaborazione della nostra amica Silly, tratta da un suo scatto) e per le parole con le quali presenti i Mariposa....obrigado!
RispondiEliminaL'ho trovata perfetta per voi, veramente vi rappresenta degnamente...
RispondiEliminaAllora questa sera sarai tu a rappresentare la band? O ci raggiungerà, tramite i meandri della Rete, anche qualche altro?
RispondiEliminaBuona sera alligatore! e buona sera miki! ci sono anch'io per questa intervista!
RispondiEliminaGianluca Mariposa
Concordo...fra l'altro è un momento particolarmente divertente del live....quando andiamo tutti sul proscenio e cantiamo a cappella un vero e proprio madrigale a 6 voci tratto dalla nostra operina "Quanti sedani lasciati ai cani" (il settimo Mariposa, Enzo, dirige come si vede in foto).
RispondiEliminaCiao Gianluca! Per ora siamo in due quindi!
RispondiEliminaCiao Gianluca. Fantastica descrizione. Deve essere un bello spettacolo. Peccato non sia risucito mai ad incrociarvi...
RispondiEliminaCapiterà caro Alligatore....capiterà....
RispondiEliminaAllora parto con voi due...se poi altri si aggiungeranno li faremo salire in carrozza al volo.
RispondiEliminaAllora parto con la prima, difficile domanda: chi sono i Mariposa?
RispondiEliminaLo so, è difficile, ma non impossibile ...
I Mariposa sono un settetto: io volevo usare il termine settimino....ma mi è stato castigato....allora usiamo settetto.
RispondiEliminaIn effetti "settimino" rimanda forse un po' troppo alla musica colta.
O forse a parti prematuri....
Casitgato? Da chi?
RispondiElimina....o forse a mobili in noce difficilmente identificabili con un gruppo musicale....ma essendo noi un gruppo di musica componibile e sapendo la relativa vicinanza fra la componibilità in musica e la componibilità dei mobili....insomma....avremmo anche potuto essere un "settimino compnibile"....
RispondiEliminaI mariposa sono un gruppo musicale, che a volte è stato una fucina a volte una famiglia, negli anni '70 avrebbero avuto più successo...e sarebbero stata una comune freak.
RispondiEliminaadesso sono soprattutto un gruppo musicale.
"Castigato" dagli altri Mariposa: ma all'interno di una discussione improntata alla reciproca stima, sia ben chiaro!
RispondiEliminaBello, molto da comune anni '70...
RispondiEliminaA proposito di anni, quest’anno è il vostro decimo anno di vita come Mariposa. Il primo vostro concerto è datato 27 novembre 1999. Cosa farete? Un bilancio ...
RispondiEliminaE' molto bella questa conversazione via chat: i suoi temppi dilatati ricordano certe comunicazioni aerospaziali dei film di fantascienza. O i radioamatori. Dunque, essendo un radioamatore, apprezzo molto.
RispondiEliminaI Mariposa sono nati nel novembre del 1999: la data precisa la lascio a Gianluca che è l'uomo delle date. Io sono un radioamatore.
RispondiEliminaGrazie, a volte le domande si accavallano, ed escono cose molto surreali.
RispondiElimina... un hellzappopping
RispondiEliminaComunque, per rispondere in maniera pertinente alla tua domanda: nel novembre del 2009 organizzeremo un concerto per il decennale. Un evento all'interno del quale ce la tireremo tantissimo senza pudore.
RispondiEliminala data del primo concerto è il 26 novembre 1999
RispondiEliminale prime registrazioni risalgono al marzo 1998 a Palazzo del Pero (AR)
La data di nascita dei Mariposa è stata fatta coincidere convenzionalmentre col loro primo concerto a "La villa occupata" di Firenze....
RispondiEliminaPerfetto, abbiamo materiale per gli storici.
RispondiEliminaC'è una cosa che accumuna quel concerto a tutti quelli che lo hanno seguito: non abbiamo mai tolto dalla scaletta un brano....ce lo portiamo sempre dietro da dieci anni. E' la canzone "Enrico IV" alla quale segue lo strumentale "Vamps di rumore" che generalmente chiude i nostri live.
RispondiEliminaUn rito scaramantico?
RispondiEliminaE' un momento di liberazione, una zona franca. Una parentesi di chiarimento reciproco collettivo, sia umano che musicale.
RispondiEliminaE' molto utile a fini terapeutici. E i Mariposa hanno tanto bisogno di musicoterapia!
RispondiEliminaComunque, per rispondere alla tua domanda: il bilancio è più che positivo, anche se non è affatto facile....ma continuiamo ancora a divertirci....e allora....
RispondiEliminaVorrei fare un piccolo quiz caro Alligatore: che musica stai ascoltando mentre ci stai intervistando?
RispondiElimina(la domanda la giro anche a Gianluca beninteso....)
RispondiEliminaio gianluca ascolto Mulatu Astattkè!
RispondiEliminaBello....Mulatu Astatke! Bella scelta!
RispondiEliminaIn questo momento non ascolto nulla, sono totalente concentrato sulle vostre parole...non riesco a fare più cose in contemporanea.
RispondiEliminaEheheheh! Capisco! Io non posso nascondervi di stare ascoltando i Parliament, con sommo godimento e rilassamento....
RispondiEliminaOra ho fatto partire il vostro cd... c'è "specchio" che gira.
RispondiEliminaA proposito, anche il disco da poco uscito è il n°10. Nessun titolo, e una copertina bianca con voi nudi a testa in giù. È il modo di presentarsi?
RispondiElimina"Specchio" ha una bella storia dietro....ma è impossibile raccontarla via chat....troppo lunga....ci sentiamo per telefono?
RispondiElimina;)
Dopo un rapido riconteggio (come la California) abbiamo corretto i comunicati stampa: "Mariposa" è l'undicesimo disco dei Mariposa. Senza brogli.
RispondiEliminaA sì, colpa delle schede forate?
RispondiEliminaQuesto se contiamo anche alcuni EP e alcune uscite in free download come il "Forza Musica EP", uscito poco prima del nostro precedete album "Pròffiti Now!".
RispondiEliminaSpecchio in sintesi è una canzone che parla di nostalgia...
RispondiEliminaSì sente ...
RispondiEliminaZucca è invece più psichedleica, zucca gira ora, è la seconda traccia.
RispondiEliminaSulla copertina siamo a testa in giù, è vero: però l'album un titolo ce l'ha, overo "Mariposa"....come dire "self titled"....s/t....l'album omonimo dei Mariposa, dove l'omonimia vuole marcare forse una differenza col passato....
RispondiEliminaUn nuovo inizio...
RispondiElimina"Zucca" ha una coda vagamente barrettiana, un piccolo omaggio nascosto proprio nelle ultime note....
RispondiEliminaSì, ma è un po' tutta barrettiana, mi piace molto.
RispondiEliminaSicuramente è un disco che si vorrebbe distanziare dal resto della nostra produzione, quasi sperimentalmente....dove la distanza non è un "prendere le distanze", ma un "marcare la distanza", cercare nuovi luoghi....
RispondiEliminaun nuovo inizio?
RispondiEliminaforse sì. Ti posso dire che registro un interesse anche per il passato del gruppo, per i vecchi dischi da parte di alcuni nuovi ascoltatori...che magari partono da Specchio per procurarsi i nostri vecchi dischi...è una cosa che mi fa molto piacere!
Io credo che "asciugare" sia un po' l'imperativo di questo album: asciugare, semplificare, snellire....le strutture/gli arrangiamenti/la forma....
RispondiEliminaAllora, per i vostri nuovi ascoltatori, in due parole, cos’è la musica componibile? Due parole …
RispondiElimina....non a caso ci siamo divertiti a parlare dell'album "pop" dei Mariposa: un esperimento dove i Mariposa si sono messi a fare del "pop"....forse lo facevano già da tempo....ma non si vedeva.....
RispondiEliminaAdesso, asciugati i contorni, si individua meglio.
Ma tu sai che nel nostro precedente album abbiamo fatto la stessa domanda a qualche centinaio di persone? E tutte queste interviste le abbiamo inserite fra un brano e l'altro di "Pròffiti Now!".
RispondiEliminaE nonostante tutto, nonstante le centinaia di interpretazioni....ancora non sappiamo cosa sia la "musica compnibile"!
RispondiEliminaSì, lo sapevo.
RispondiEliminaNon a caso ho usato le parole "nonstante" e "compnibile": a forza di asciugare ho asciugato anche la "o".
RispondiEliminamusica componibile è un termine fuorviante dal momento che il predicato per la musica è proprio comporre...quindi la musica componibile è un po' come la musica musicale. poi per noi significa musica smontabile e rimontabile, quindi gioco indi creatività, divertimento.
RispondiEliminaUn lavoro da alchimisti.
RispondiEliminaSi potrebbe dire, come qualcuno ci ha fatto notare, che tutta la musica è componibile e che la nostra affermazione è un'ovvietà che non ci fa onore (grazie Sergio Staino!).
RispondiEliminaIl solito esagerato, che cerca il pelo nell'uovo.
RispondiEliminaAnche perchè ci vede poco.
RispondiEliminaIn ogni caso, è un termine divertente col quale passare qualche minuto in compagnia di intervistatori simpatici come l'Alligatore ;-)
RispondiEliminaGrazie...al limite si può prendere come la trovata del primo film con la sgurz, di Paolo Rossi a proposito di Kamikazen ...
RispondiEliminaPassiamo al discorso compositivo: come nascono le vostre canzoni? Prima la musica e poi le parole o è il contrario?
RispondiEliminaIl silenzio precedente derivava dal fatto che nessuno di noi probabilmente ha visto Kamikazen....ho prontamente recuperato studiandomi in lettura veloce la wiki dedicata a Salvatores....
RispondiEliminami chiamano per un'inetrvista da sporco impossibile! continuate voi!
RispondiEliminaLe canzoni storicamente nascono dalla penna del nostro cantante nonchè "leader carismatico" Alessandro Fiori, che ci porta i brani nella loro forma originaria e ai quali noi applichiamo l'algoritmo Mariposa....
RispondiElimina.....ma, soprattuto nell'ultimo album "Mariposa" e un poco nel precedente "Proffiti Now!", si è fatta strada una modalità di composizione collettiva molto interessante e piuttosto nuova nel nostro modo di far musica assieme....
RispondiEliminaVale a dire? Insieme, quando provate?
RispondiElimina....brani nati da improvvisazioni/composizioni, sezioni composte da ciascuno di noi che venivano collettivamente riunite fino a dar forma al brano intero e integro....
RispondiElimina....proposte collettive, melodie dell'uno applicate alle sequenze accordali dell'altro e viceversa....
RispondiEliminaGianluca è passato con sporco impossibile? Poi ritorna?
RispondiElimina....oltre la metà dei brani del nuovo disco sono stati composti in questa maniera....i testi sono tutti di Alessandro....e anche i rimanenti brani sono canzoni di Alessandro che abbiamo rivestito alla vecchia maniera....
RispondiElimina(Gianluca è passato alla concorrenza, per farlo ritornare dovremo pagarlo di più! Comunque, nel suo piccolo, questo evento può farti capire come siamo veramente impegnati al 100% su questo album....e non solo sul palco!)
RispondiEliminaGià, con la Rete vi vedo molto pratici e attivi. Che rapporto avete da utenti?
RispondiEliminaCi tenevo a dire anche un'altra cosa. Io credo che Alessandro Fiori sia uno dei più interessanti cantautori italiani di questi anni.
RispondiEliminaE sono davvero onorato di aver "rivestito" i suoi brani coi miei suonini.
E non credere che dica questo soltanto perchè lo conosco dalle scuole medie!
Lo confermo io che lo ascoto in sottofondo ora, con questo omaggio a Ciampi, "Piero".
RispondiEliminaIo e Gianluca abbiamo conosciuto internet più o meno nello stesso periodo, cioè a Bologna, nelle sale studio dell'Università, attorno al 1996-1997.
RispondiEliminaAnche qui, qausi qausi 10 anni...più o meno.
RispondiEliminaQuesto perchè abbiamo fatto tutti e due il DAMS e ci siamo conosciuti proprio all'Università.
RispondiEliminaCredo che tutti e due abbiamo ancora degli indirizzi email "storici" creati ai tempi con uno dei primi servizi gratuiti, cioè Hotmail!
E funzionano ancora?
RispondiEliminaDa utente, posso dire di passare il 95% del mio tempo lavorativo "ancorato" alla rete!
RispondiElimina(alcuni indirizzi creati con Freemail non funzionano più, ma uno di hotmail, con più di 11 anni alle spalle, funziona ancora....ti mando un'email?)
RispondiEliminaBella risposta che ci fa capire molto.
RispondiEliminaeccomi di ritorno!!!
RispondiEliminaProvaci ancora.
RispondiEliminaEra così impossibile lo sporco?
RispondiEliminaPerò posso dire di non aver mai utilizzato un sistema di social network per uso personale....ma sempre per diffondere la nostra musica e per far conoscere i Mariposa e la Trovarobato....
RispondiEliminasporco impossibile era raffredato.
RispondiEliminaQuindi il vostro rapporto con la rete è quasi totalmente da musicanti, fa parte del "lavoro" di musicante oggi.
RispondiEliminaCome mi diceva Vanessa Peters, venuta qui qualche mese fa.
RispondiEliminaCome etichetta Trovarobato e come musicisti Mariposa, negli ultimi anni ci siamo appoggiati a due persone che sono diventate due "colonne" della nostra attività e che ormai sono indispensabili nella nostra attività telematica....
RispondiEliminasì, la rete la frequentiamo soprattutto per la musica... anche se oramai fa parte di ogni attività...però anch'io uso i social network in funzione di mariposa e trovarobato...
RispondiElimina....e sono Andrea "Pelòdia" Lodi e Evaristo, redattori del blog vuotospinto.it, nonchè profondi conoscitori della rete e dei social network!
RispondiEliminaMa tutti i Mariposa sono internauti o solo alcuni di voi? E chi sono queste due persone? Si può sapere?
RispondiEliminaE' grazie a loro se negli ultimi tempi il nostro lavoro e le nostre musiche si sono avventurate nei meandri più reconditi della rete.
RispondiEliminaEd è anche grazie a loro se il nostro sito ufficiale www.naufragati.com è stato aggiornato dopo essere rimasto inalterato, nella sua struttura e programmazione, dal 2001!
RispondiEliminaa questo punto citerei la nostra presenza come primo gruppo italiano invitato sul nuovo muxtape all'url
RispondiEliminahttp://mariposa.muxtape.com
(siamo arrivati appena in tempo: le "belle arti" volevano proteggerlo come monumento nazionale!)
RispondiEliminaChiappewri, quant cose.
RispondiEliminaE, si! Questa è davvero una bella cosa: ed è tutto grazie a loro!
RispondiEliminaSiete uno dei gruppi più internetpresenti d'Italia.
RispondiEliminaMi avete dato dei buoni input per i prossimi giorni...
RispondiEliminaDetto questo, cosa ne pesnate di Myspace? Vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
RispondiEliminaMyspace rimane un insuperabile biglietto da visita per i musicisti di tutto il mondo!
RispondiEliminaE FaceBook? Cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
RispondiEliminaPersonalmente non conosco nulla di più rappresentativo per un musicista che Myspace! C'è tutto: date dei concerti, foto, spazio per bio e soprattutto l'insostituibile player!
RispondiEliminaNon a caso, nei risultati di google per band, musicisti, compositori....myspace è sempre uno dei primi risultati....
RispondiEliminamyspace si basa sul criterio "mi piace quel che fai? diventiamo amici!"
RispondiEliminaFacebook su "ci conosciamo? diventiamo amici"
facebook lo trovo più à la page graficamente e più pericoloso per il cazzeggio...sarà che lì ho il mio profilo...
Però Myspace sta diventando sempre più farraginoso, lento, macchinoso: in una parola "vecchio"!
RispondiEliminaSi, concordo con Gianluca: Facebook è "fresco", graficamente pulito e chiaro....è nuovo! E diffondere una notizia è quasi un piacere.
RispondiEliminaGià, questo è vero.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la frase di Aldo Nove: io credo che tutti i sistemi di social network siano fonte di saccheggio di informazioni preziose per multinazionali o semplicemente aziende o network desiderosi di carpire i segreti del pubblico giovane (e probabile acquirente)!
RispondiEliminaCome ti dicevo prima, per quanto ci riguarda, noi usiamo i social network per far conoscere i Mariposa e le attività della Trovarobato e discutere di essi col nostro pubblico.
RispondiEliminaGià, siamo in parte sotto un grande esperimento.
RispondiEliminaMi riferivo, ovvio, ai social network.
RispondiEliminaO avere dal nostro pubblico materiali altrimenti irrecuperabili, come video, servizi fotografici (come quello di Silly della foto), registrazioni audio di nostri concerti....
RispondiEliminaBello e interessante. Ma tutti i Mariposa hanno questa dimestichezza con la Rete, o solo alcuni?
RispondiEliminaPiù o meno tutti.
RispondiEliminaAllora torniamo al territorio.
RispondiEliminaEmilia Romagna, Sicilia, Veneto, Toscana …venite da diverse parti d’Italia però la vostra base è a Bologna, città culturalmente e musicalmente viva, come un po’ tutta l’Emilia. Un caso o una scelta quella di avere base qui?
Un caso: come ti dicevo prima, io e Gianluca ci siamo conosciuti all'Università, al DAMS, qui a Bologna.
RispondiEliminaIo già conoscevo Alessandro (dalle scuole medie) e Enrico Gabrielli (dal liceo).
Gianluca era amico di Rocco Marchi.
A Bologna ha sede pure la vostra label, “la famosa etichetta Trovarobato”, citata prima. È facile creare un’etichetta indipendente? Lo consigliereste anche ad un giovane musicante?
RispondiEliminaAlessandro scriveva già canzoni: io ho fatto conoscere Alessandro a Gianluca e così è nato il primo nucleo dei Mariposa.
RispondiEliminaIl primo proto-proto demo "L'arco di gesso" è nato da noi tre.
Poi, con Enrico già in formazione al clarinetto basso e clarinetto piccolo, abbiamo fatto il primo concerto.
Nel 1999...
RispondiEliminaLa Trovarobato è nata dalle pura e semplice esigenza di gestire i Mariposa, di promuovere le loro attività e di cercare loro concerti.
RispondiEliminaMa produce anche altri ...
RispondiEliminaIn seguito ha iniziato a fare lo stesso anche per artisti esterni: li sono nate le prime collaborazioni con gli Addamanera, i Transgender, Adriano Modica e Alessandro Grazian....solo per citare i primi nomi del nostro catalogo....
RispondiEliminaTenere in piedi la Trovarobato e i Mariposa non è facile. E' anche un bel po' schizofrenico vedere lo stesso oggetto da sopra un palco e da dietro una scrivania!
RispondiEliminama sì, avere un'etichetta è divertente, poco remunerativo, ma è una bella soddisfazione creare rete con altri musicisti e appassionati.
RispondiEliminaquindi potrei consigliarlo solo in caso non si voglia far molti soldi..che poi non si sa mai!
Siete più liberi.
RispondiEliminaMa non si può negare che le soddisfazioni siano in questo caso doppie! Un bel concerto è sia una bella serata "musicalmente parlando" che una data positiva "discograficamente parlando" ;-)
RispondiEliminaLibertà creativa, dico.
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il mariposa-sound?
RispondiEliminaConcordo con Gianluca: forse la cosa più interessante è la possibilità di rapportarsi con altri musicisti....sostenere il loro operato in maniera fattiva....lavorare attorno a loro....condividere con loro soddisfazioni e sfighe....
RispondiEliminaE poi tra musicisti vi capite molto di più.
RispondiEliminaVolevo brevemente concludere: Trovarobato non è soltanto un'etichetta, e forse è questa la sua forza....
RispondiElimina....il consiglio che posso dare, dal nostro piccolo, è forse proprio quello di non fare soltanto l'etichetta discografica, ma cercare di padroneggiare le varie attività di sostegno attorno al lavoro dei musicisti, siano esse le attività di promozione, di booking, di ufficio stampa ecc....
RispondiEliminaInoltre, con Trovarobato abbiamo tutto un "dipartimento" aperto che riguarda i progetti radiofonici, che vanno dal talk show concerto radiofonico "Magazzeno bis", a programmi radiofonici tour-court, i radiodrammi e le operine radiofoniche....
RispondiEliminaEsperienza totalizzante!
RispondiEliminaDunque: non è facile, ma si possono raggiungere risultati interesanti e "crescere" se si tentano differenti strade e si sperimentano differenti mansioni....e non soltanto la sola attività discografica.
RispondiEliminacari amici alligatore e miki, vi devo salutare adesso! una canzone per il mariposa sound (tornando a bomba) potrebbe essere trovarobato nella versione di Pròffiti Now! minimal, citazionismo, psichedelia...ma i sound dei mariposa sono tanti...too much to mention!!!
RispondiEliminaCiao Gianlu!
RispondiEliminaGrazie Gianluca, noi andiamo avanti ancora un po'.
RispondiEliminaPer te una canzone in particolare che rappresenta il mariposa-sound?
RispondiEliminaConcordo anche stavolta con Gianluca: Trovarobato (oltre ad essere anche il nome che abbiamo scelto per l'etichetta) è canzone molto rappresentativa. Al centro del brano, poi, c'è anche un momento nel quale sfoghiamo un'altro nostra passione musicale collettiva, quella della minimal music!
RispondiEliminaUn altro brano rappresentativo è "Radio Marea".
RispondiEliminaDove abbiamo canzone d'autore, lunga digressione psichedelica centrale con inserimenti di teatro surreale, rumorismo e cluster....e altro ancora....
RispondiEliminaSplendido. E dal decimo (o undicesimo) disco?
RispondiEliminaForse "Clinique Veterinaire" o "Can I have bon bon" rappresentano bene il clima di composizione collettiva di cui ti parlavo prima....
RispondiEliminaIo dell'ultimo dico 2 pezzi diversissimi: "Piero" e "81 guerra artomica, 84 confronto: rivoluzione".
RispondiElimina....mentre "Sudoku" è una delle più belle canzoni di Alessandro.
RispondiEliminaSì, anche quella.
RispondiEliminaBeh....potrei anche essere daccordo con te, sai? "Piero" marca molto la continuità coi precedenti album...addirittura forse con i Mariposa dei primi dischi!
RispondiElimina"81 guerra atomica...." è uno dei pochi strumentali da noi incisi: nato per un commento ad un cortometraggio d'animazione, ha poi preso vita propria. Anche a me piace davvero molto: è uno dei brani nei quali mi diverto maggiormente a creare ambienti sonori attorno ai Mariposa!
RispondiEliminaC'è del Frank Zappa in quel pezzo. Sto ascoltando ora "Can I have bon bon" e compriendo quello che hai detto. Sì, "Piero" sembra un vostro classico.
RispondiEliminaAvete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?
RispondiEliminaCome etichetta Trovarobato non posso non segnalarti i nomi di Alessandro Grazian, Musica per Bambini, Adriano Modica, Davide Tidoni e le nuove future collaborazioni con East Rodeo e Eterea Post Bong Band....
RispondiEliminaGrazian è passato sul blog, spero che passino anche gli altri ...
RispondiElimina....come Mariposa siamo vicini a gruppi quali Calibro 35 (Enrico suona con loro), Beatrice Antolini (il nostro batterista Enzo Cimino è anche suo batterista e Beatrice prova nella nostra sala prove), Alessio Lega (il nostro Rocco è suo bassista), 400 Colpi (il nostro Valerio Canè vi suona), Amore (il gruppo fiorentino di Alessandro)....
RispondiEliminaAnche la Antolini è passata di qui...mi ricordo che poi è andata di corsa a sentire Enzo Cimino che suonava la stessa sera.
RispondiEliminaMolti incorci... Hai parlato del DAMS, prima. Chi c’era con voi al DAMS che poi ha preso altre strade artistiche ed è diventato “famoso”?
RispondiEliminaNon solo musicalmente parlando.
RispondiElimina....ma anche Dino Fumaretto (singolare figura di cantautore/performer), i "fratelli" The Zen Circus, Marco Parente, Alessandro "Asso "Stefana, IOSONOUNCANE (del quale si sentirà parlare presto!), Samuel Katarro, i Marta sui Tubi, la Tafuzzy Records, la Lizard Records (con la quale abbiamo coprodotto alcuni dischi anche dei Mariposa), la Wallace di Mirko Spino....
RispondiEliminaAl DAMS....non ricordo....
RispondiEliminaOmissis...
RispondiElimina.....non mi viene in mente nulla Alligatore, mi spiace....ho ritrovato alcuni colleghi di corso, anni dopo, nel mondo del jazz di confine....improvvisazione....
RispondiElimina.....alcuni sono diventati dei brani musicisti elettronici.....
RispondiEliminaForse erano troppi.
RispondiEliminaMeglio scrivere, registrare, suonare dal vivo? …o, occuparsi della Trovarobato?
RispondiElimina....un mio caro amico (mi fece conoscere il grunge e il death metal) adesso è bravissimo ricercatore universitario e si occupa di opera lirica....
RispondiElimina....ma ce ne saranno stati altri, sicuramente....adesso non ricordo....ma ti ringrazio perchè mi hai fatto fare un bel tuffo nel passato! ;-)
RispondiEliminaIn questo momento, la cosa che preferisco è esibirmi dal vivo: e credo di interpretare il sentimento comune dei Mariposa.
RispondiEliminaL'attività in studio è stata comunque molto divertente: sono stati giorni davvero sereni, nonostante le tante scelte difficili da dover prendere....e le interminabili discussioni....
Io poi non scrivo canzoni e non riesco ad immaginare come ci si possa sentire a farlo.
RispondiEliminaAvete anche un bel tour, con tante città.
RispondiEliminaCosa si muove nella scena indipendente? I vostri amici Afterhours vanno a Sanremo e poi fanno un cd con molti nomi della scena indipendente. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensate di tutto questo?
RispondiEliminaTenere in piedi la Trovarobato è comunque molto divertente: ci piace farlo! Ci da soddisfazione riuscire a dare il giusto contributo e la giusta spinta ai musicisti coi quali collaboriamo!
RispondiEliminaChe l'esperienza "Il paese è reale" sia comunque un'esperienza positiva e utile per far emergere quel sottobosco di cui sopra.
RispondiEliminaE' una fotografia di uno spicchio molto creativo dell'indipendente italiano.
RispondiEliminaIl mondo "major" e il mondo "indie" sono davvero distanti (anche se sovrapponibili in molti punti!): e iniziative come questa tentano di metterli in contatto.
RispondiEliminaQualche anno si sono molto avvicinati.
RispondiEliminaOvviamente non stiamo parlando solo di musica, ma anche di "visibilità".
RispondiEliminaUn argomento che dilata e si dilata... allora torniamo alla musica. Perché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
RispondiEliminaDiscografia "indie" e "major" spesso sono molto molto vicine, come modi di comportarsi: ma sono i luoghi di riferimento, i media, il pubblico, le modalità promozionali ad essere spesso differenti.....
RispondiElimina....portare gli Afterhours a Sanremo è un modo brutale per fare collidere i due mondi! Brutale ma efficace! :-)
RispondiEliminaCerto, il pubblico in modo particolare.
RispondiEliminaUna cosa epocale.
RispondiEliminaMi piace creare degli ambienti sonori, dei mondi acustici. E mi piace applicarli alla musica Mariposa.
RispondiEliminaGià altri indipendenti erano stati a Sanremo, ma mai indipendenti nel senso degli Afterhours.
RispondiEliminaE' per questo che faccio musica.
RispondiEliminaE i Mariposa sono l'unico gruppo nel quale posso sperimentare.
Concludiamo allora, con la marzullata finale: una domanda che non ti ho fatto, anche una risposta se vuoi, e poi tutti a nanna...
RispondiEliminaAbbiamo accavallato piacevolmente domande e risposte :-)
RispondiEliminaLa domanda è: ma non vi vergognate a salire ancora sul palco a più di trent'anni?
RispondiEliminaLa risposta è: no, abbiamo ancora alcune buone cose da dire.
RispondiEliminaSpero ne avrete anche a 50 o 60...100, come la signora Montalcini.
RispondiEliminaTroppo buono Alligatore!
RispondiEliminaTroppo buono tu a rimanere online così a lungo. Quasi 200 post...
RispondiElimina....ti confesserò....volevo battere l'intervista a Felix Lalù. che ne ha più di 300! ;-)
RispondiEliminaGià,ma siamo rimasti quasi fino alle 2.
RispondiElimina