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sabato 21 marzo 2009

LIBRI: Pink Floyd ri-visti da Alessandro Besselva Averame

Non si dovrebbe parlare di un libro ancora in lettura (vabbe’, alcuni critici manco li leggono i libri…), ma le prime pagine mi hanno così conquistato che non posso trattenermi.
Non mi ritengo un pinkfloydiano stretto, perché conosco poco, troppo poco questa band psichedelica, anzi, la quintessenza della psichedelia rock. Molti la citano a sproposito, senza conoscerla a fondo. Non è così per Alessandro Besselva Averame, storica penna de Il Mucchio Selvaggio (e molto altro ancora), intellettuale rock, qui alle prese con un analisi rigorosa sulla musica e l’epopea dei Pink Floyd a partire dai testi.
DALL’INTRO
“In questo libro si è cercato di mettere nero su bianco, con la maggiore accuratezza possibile, i percorsi di un immaginario così peculiare e ordinario allo stesso tempo, con la speranza di non parlare solamente ai convertiti e di spingere i possessori di The Dark Side Of The Moon e The Wall a scavare, se non l’hanno ancora fatto, sotto una superficie diventata luogo comune.”
Per chi vuole scavare le indicazioni sono: Pink Floyd – The Lunatic. Testi commentati di Alessandro Besselva Averame, Arcana Edizioni
www.myspace.com/arcanaedizioni

14 commenti:

  1. Mucho interessante! Sarei curioso di leggerlo per vedere che cosa ancora si può aggiungere e scoprire in dischi che sono stati sviscerati ed analizzati in tutte le maniere.

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  2. @Lucien
    ...è proprio questo il bello, e per questo hanno molto senso le parole dell'intro: scavare sotto una superficie diventata luogo comune.

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  3. Quando avevo tra i sedici e i venti anni erano uno dei gruppi che ascoltavo con più ossessione con i miei amici..... sopratutto i primi lavori, le loro prime sperimentazioni...

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  4. @Maurone
    Il mio ascolto dei Pink è venuto dopo...comunque i primi sono i migliori (altro luogo comune da sfatare? lo dirò dopo ave finito il libro.)
    @LaMentePersa
    Felice di averti aiutato Gio.
    "Gran Torino" l'ho già visto, e non mi ha colpito più di tanto. Un film per eastwoodiani stretti come te...e come sai, io non lo sono. Lontano dal capolavoro Changeling, molto lontano (non può fare capolavori ogni volta che gira un film, ovvio).

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  5. Anch'io li conosco in maniera superficiale...
    Un motivo in più per leggere il libro no?!

    ...Sì...Bella anche la copertina :)

    Buon inizio settimana!

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  6. @G
    Già sai: dopo la mia identità d'alligatore c'è quella di maialino...
    @Silvia
    Copertina perfetta, dice tutto. Il bello dei libri è scoprire cose nuove.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. anch'io non sono una pinkfloydiana stretta e proprio per questo lo leggerò, ché credo sia un mio difetto, alle volte, non essere una pinkfloydiana stretta.

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  9. non sono un pinkfloydiano ma Besselva Averame è una gran penna

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  10. @ReAnto
    Già, ci sono maiali e maiali. Spesso al maiale si associano le peggiori nefandezze. In realtà è un animale intelligente, più intelligente di certi uomini. Il maiale non avrebbe mai fatto una legge elettorale porcata... vantandosene poi...
    @manu
    Molto bello conoscere un'altra non pinkfloydiana stretta. Potremmo fare un club. Il club dei non pinkfloydiani stretti e fare un noncongresso dell'associazione. Syd Barrett sarebbe felice. Ovviamente sarebbe nel nostro pantheon.
    @Manfredi
    Lo penso anch'io. C'è tanto da imparare, diceva Lindo Ferretti dei bei tempi andati ...

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  11. Io i pink floyd che preferisco sono i primi, con syd barret

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  12. necessita di verificare:)

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