Certo, la storia della letteratura mondiale è leggermente più lunga di quella del cinema e definire Charles Bukowski il più grande scrittore può sembrare un azzardo (più facile definire Kubrick il più grande cineasta). Io credo però, che lui sia il più grande scrittore vivente. Nel senso che i suoi libri sono energia pura, vita incandescente, ormoni in continuo movimento. Ho capito questo fin dal primo suo racconto letto tanti anni fa, ambientato al tavolo di un ristornate (mi pare) dove ne succedevano di cotte e di crude. Per questo, per tutti i libri venuti dopo (non me ne sono perso uno, credo, di Buk leggerei pure i biglietti della spesa), voglio ricordarlo a15 anni dalla morte: il 9 marzo del 1994, quando smettemmo per un attimo di bere…
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Charles Bukowski – Una cover
ma sai che faccio fatica a pensarlo morto? è qui, ovunque. mi sembra che quasi tutto, oggi, ne porti traccia.
RispondiEliminaGrazie per averlo ricordato;uno dei migliori direi..però non sono d'accordo sul miglior cineasta ;)
RispondiElimina@Manu
RispondiEliminaGià, penso sempre che sia uno scrittore molto attuale... da anni.
@Uhurunausalama
Grazie per il grazie.
Quanto a Kubrick, meno male che c'è qualcuno che dissente, troppo unanimismo non va bene :-)
(Perchè mi vengono le faccine così lunghe?)
oltre che molto attuale, nei temi. io trovo che abbia influenzato larga parte della letteratura dei giorni nostri. molto più di miller, a conti fatti.
RispondiEliminaCerto, se la realtà è bukowskiana, anche la letteratura ... o almeno dovrebbe essere.
RispondiEliminaTutti i registi (a parte Spike Lee :D )non ha una filmografia perfetta e molti hanno vissuto di rendita facendo un film molto buono che poi ha portato pubblico e critica ad adorare tutto ciò che è venuto dopo.ma ci fai anche il naso alle faccine? :)
RispondiEliminaA dire la veritàdi Hank ho letto solo un racconto edito dai libri a mille lire, tanti anni fa... devo colmare il gap mi sa...
RispondiElimina@Uhurunausalama
RispondiEliminaCerto, quello che dici è corretto, lo penso anch'io. Ma, per quello che ci vedo, non vale assolutamente per Kubrick.
Le faccine le faccio con il naso perchè così possono respirare. Sadica, le tue poi soffocano...
@LaMentePersa
Credo che Buk si sia sentito onorato due volte. L'Italia è piccola, quanto la chiesa (danno il loro peggio nei momenti più delicati).
@Maurone
L'unico buk che hai letto è un vero e proprio cult stampato da quel geniale anticonformista del Baraghini per la sua mitica Stampa Alternativa. "Svastica", questo il titolo, è un mistero. Non si capisce bene perchè non sia mai stato inserito nelle varie edizioni di "Storie di ordinaria follia" comparse in Italia, come nell'edizione Usa. Si tratta di un Buk esplicitamente politico, assomiglia quasi ad un Dick con le sue paranoie geniali e le manie sul complotto: Hitler non è morto e si trova da dio negli States del periodo.
Detto questo, io credo che Buk sia un autore molto politico, intrinsecamente politico. Il suo grattarsi sotto le ascelle ci può insegnare molto per capire l'esistente. Leggerlo poi, è uno spasso.
@Maurone-bis
RispondiEliminaDella "Svastica" baringhiana non mi convince molto l'introduzione, ma la copertina è perfetta.
Ho riletto "Pulp" qualche settimana fa, comunque non ricordavo che il grande scrittore se ne fosse andato un 9 di marzo. Grazie per avermelo ricordato.
RispondiEliminaDrink in peace, Charles!
@Matt
RispondiElimina"Pulp" proprio l'ultimo romanzo, quello dove pre-vedeva la sua dipartita.
Sì ci ha lasciati il 9 marzo, mese che ha portato via molti grandi della cultura Usa: oltre a Buk e Kubrick anche Charlie "Bird" Parker il 12, Philp K. Dick (se non ricordo male il 14 o 16 ... vado su goooooooogle a trovar conferme) e un sacco di altri...
Buon compleanno Ally! ;-)
RispondiEliminaper me bukowski è più grande come poeta che come narratore.
RispondiEliminaper quanto riguarda kubrick, anch'io non ho mai perso la testa per lui. mi piacciono solo rapina a mano armata e barry lindon.
per etyes, preferisco il racconto.
ciao
and
grande charles, c'è un racconto che mi torna periodicamente a ronzare nella scatola cranica, di quel tipo che si avvia da solo lungo la strada per perdersi e morire e finisce in una fattoria dove la padrona se la fa con tutti gli animali...
RispondiEliminaMa...un blog sulla cultura rock, cacchio, come facevo a non conoscerlo?
@Ross
RispondiEliminaGrazie di esserti ricordata, mia fa molto piacere.
@and
Buk, come ho scritto, lo apprezzo tutto, come ho già scritto, di lui leggerei anche i biglietti della spesa. Quanto a Kubrick, ogni suo film è una sorpresa continua. Se devo dire un titolo, dico EWS, ma anche la Rapina non è male.
Per Yeats, ho letto solo Revolutionary, e ho sulla rampa di lancio i racconti.
@Uovo
Benvenuto, Uovo... mi ricordo quel racconto.
Intanto buon compleanno, anche se in vergognoso ritardo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Bukoski, hai mai visto il cortometraggio d'animazione "The man with the beautiful eyes"?
Ho appena letto la tua cover, bella :) ...Se ti può consolare anche la mia "esperienza con gli angeli" è da buttare.
Notte!
@Silvia
RispondiEliminaGrazie per gli auguri, ma non sei in vergognoso ritardo: festeggio fino a domenica compresa ...
No, purtroppo non ho mai visto il corto d'animazione "The man with the beautiful eyes"? E tu? Com'è?
Sempre su Buk, devo ancora vedere "Barfly" e me ne vergogno ...
Grazie per aver letto la cover. Mi consolo, mi consolo, ma spero che tu, come il protagonista della mia cover, non sia finita in gattabuia per colpa degli angeli ...
Notte.
...Grandi festeggiamenti allora :D
RispondiEliminaIl corto lo puoi trovare qui:
http://www.youtube.com/watch?v=qtgPHRKpFFU
Dura all'incirca sei minuti, è molto bello, vedilo.
Neanche io ho visto "Barfly"...
Buona domenica!
p.s. Nessuna gattabuia per me ;)
buon compleanno vecchio sporcaccione.
RispondiEliminavecchia anche la cover, ma sempre bello leggerla.
G
Vedi che ognitanto ritorno!
RispondiElimina@Silvia
RispondiEliminaGrazie per il filmato bukowskiano. Sì, un filmato proprio bukowskiano. C'è il suo spirito. Interessante, interessante.
@G
Sei tornata dopo tanto e finalmente hai svelato il tuo nome: Geena. Davis?
Grazie per gli auguri e per aver riletto la cover.
Ho avuto il mio periodo bukowskiano in cui ho letto i suoi libri uno dietro l'altro, curiosamente, adesso lo noto, risale più o meno a 15 anni fa, qualcosa di più forse, ma Sua affermazione, caro Alligatore, è quantomeno iperbolica. Quella sul regista un po' meno.
RispondiEliminaadoro l'alcolico buk
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