I 4 fiori per Zöe sono solo in tre, ma averli tutti insieme online è un miracolo. Questa sera, dopo mesi di estenuanti trattative sotterranee, ci saranno tutti (speriamo). Stanno provando e si fermeranno per me per le ormai classiche due chiacchiere sul blog. Di questo li ringrazio molto. Il loro cd, uscito sul finire dello scorso anno, mi ha emozionato ascolto dopo ascolto. Buono esteticamente (Tredici cose che dovrei dirti è un cartonato ricco di colori e disegni che sembra una copertina di un libro o quella dei vecchi vinili, bella da toccare, bella da sfogliare), buono musicalmente (arrangiamenti mai banali, che in un disco pop cantautorale non ti aspetti).
Secondo album sulla lunga distanza, è pieno zeppo di ospiti, suoni, e suggestioni. Su tutti metto Emidio Clementi, che reinterpreta una poesia d’amore di Pedro Pietri tratta da un libro di culto con un sacco di estimatori (Scarafaggi metropolitani ed altre poesie, Baldini e Castaldi; leggetelo se non lo avete ancora fatto, io l’ho ripassato più di una volta nel corso degli anni). Non da meno il norvegese Terje Nordgarden, alle prese con la lingua italiana per una ballata notturna da brividi (Senza mai ricordare) e Barbara Cavaleri in duetto con il cantante della band Matteo Romagnoli in Dieci volte no (l’autopsia di una coppia). A completare il trio, Nicola Manzan (Bologna Violenta e tanti altri progetti e/o collaborazioni), Francesco Brini (Swayzak, Pinktronix). Questo è tutto. O almeno quello che mi è venuto in mente di dire su di loro. Il resto lo racconteranno i 4 fiori per Zöe. Siete pronti?
Secondo album sulla lunga distanza, è pieno zeppo di ospiti, suoni, e suggestioni. Su tutti metto Emidio Clementi, che reinterpreta una poesia d’amore di Pedro Pietri tratta da un libro di culto con un sacco di estimatori (Scarafaggi metropolitani ed altre poesie, Baldini e Castaldi; leggetelo se non lo avete ancora fatto, io l’ho ripassato più di una volta nel corso degli anni). Non da meno il norvegese Terje Nordgarden, alle prese con la lingua italiana per una ballata notturna da brividi (Senza mai ricordare) e Barbara Cavaleri in duetto con il cantante della band Matteo Romagnoli in Dieci volte no (l’autopsia di una coppia). A completare il trio, Nicola Manzan (Bologna Violenta e tanti altri progetti e/o collaborazioni), Francesco Brini (Swayzak, Pinktronix). Questo è tutto. O almeno quello che mi è venuto in mente di dire su di loro. Il resto lo racconteranno i 4 fiori per Zöe. Siete pronti?
Yuu-uuh. C'è nessuno?
RispondiEliminaeccoci!!!!
RispondiEliminaabbiamo appena finito le prove,
stiamo preparando il primo live dopo l'uscita del disco....
...e per questo mi fa piacere avervi qui. Grazie.
RispondiElimina...e allora parto subito con la prima, la più difficile: chi sono i 4 fiori per Zöe?
RispondiEliminaMatteo: avevamo anche fatto l'account 4fioriperzoe ma non riusciamo a connetterci quindi compariremo come "anomino". mi spiace...
RispondiElimina...è il bello della diretta (G.Minà)
RispondiEliminaFrancesco: sono tre ragazzi di frontiera...
RispondiEliminaMatteo: con la voglia di investire tempo ed energie in qualcosa in grado innanzitutto di emozionare noi stessi...
Francesco: tre ragazzi con l'ascella pezzata....
Matteo: si riferisce alle prove appena finite....
Posso ben immaginare...
RispondiEliminaIl nome è molto poetico, in parte cinematografico. Da dove è nata l’idea?
RispondiEliminaNicola: attualmente, dopo il disco, siamo diventati 4 ragazzi di frontiera.... con lentrata in formazione di Marcello Petruzzi...
RispondiEliminaMatteo: confermo. la piacevole aggiunta / entrata in formazione di Marcello al Basso.
Allora ora siete veramente in 4
RispondiEliminaMatteo: nasce da una ninna nanna che nel 1991 (mi pare) Lenny Kravitz aveva scritto e suonato per sua figlia per l'appunto Zoe....
RispondiEliminaAdoro i primi tre dischi di Kravitz.
Poi casualmente spesso ci siamo trovati ad essere realmente in 4.
come ora....
Nicola: già, in 4.
RispondiEliminama siamo stati anche 2, 3, 5, 6...
Dipende dalle circostanze...
RispondiEliminaIo pensavo ad un'ispirazione cinematografica...
RispondiEliminaAvete musicato dei cortometraggi, se non sbaglio? Che rapporto avete con il cinema?
Matteo: già, ma soprattutto dai problemi che la vita ci ha portato ad affrontare. Ci son stati ammutinamenti, allontanamenti, impegni improrogabili, pause...
RispondiEliminainsomma sembra che il combo attuale abbia raggiunto una sua stabilità ora.
ma c'è voluto tempo....
Ciao Ally
RispondiEliminaCiao ragazzi
Passo solo per un saluto ed un belato... sono in quel di Torino e sto usufruendo di una connessione non mia! :)
Divertitevi!
Baci abbracci e belati
Ciao Pecorella, che piacere ...
RispondiEliminaNicola: abbiamo lavorato parecchio con il cinema. vari cortometraggi, documentari, un lungometraggio...
RispondiEliminasiamo molto appassionati di cinema e abbiamo avuto la fortuna di incontrare alcuni registi che hanno voluto che facessimo le musiche per i loro lavori.
penso che presto faremo uscire un cd con una selezione dei lavori che abbiamo fatto.
Interessante...mai visto Killing Zoe di Roger Avary, amico di Quentin Tarantino?
RispondiEliminaMatteo: lavorare per il cinema ci ha obbligato a scandagliare territori che fino ad allora avevamo tenuto lontani. Magari senza volerlo.
RispondiEliminaPer il documentario "il Mali Migliore" abbiamo miscelato ritmiche africane e strumenti tipicamente occidentali per esempio.
Per il cortometraggio "Marèe Basse" abbiamo affrontato sonorità tipiche della tradizione francese. L'utilizzo della fisarmonica per esempio....
Matteo: in molti sono convinti che il nome venga da li, ma sinceramente non era nei miei pensieri..... è un film divertente....
RispondiEliminaSì, è vero, Killing Zoe è un film molto particolare ...
RispondiEliminaMa torniamo alla musica ...
RispondiEliminaCome nasce una vostra canzone?
RispondiEliminaProblemi tecnici ...è il bello (e il brutto) della diretta.
RispondiEliminaFrancesco: cerchiamo un pezzo che ci piace e cerchiamo di copiarlo al meglio delle nostre possibilità, non essendo particolarmente bravi quasi sempre nasce un pezzo che sembra originale...
RispondiEliminaMatteo: questo è il metodo di francesco... secondo me è un lavoro di stratificazione, spesso scrivo musica e parole con la chitarra, ci faccio un mio primo embrionale arrangiamento poi lo sottopongo a Nicola e Francesco.
E' il caso di "le mie volgari parole".
Altre volte partiamo da idee di Francesco ed io provo a scriverci parole. E il caso di "una cosa per volta".
Francesco: hai mai sentito parlare di campionatori? ecco...
Matteo: Altre ancora, come "commiato" nascono invece da Nicola.
Come sono nate quelle del vostro recente cd?
RispondiEliminaMatteo: lavoriamo comunque sempre in studio, piuttosto che in sala prove.
RispondiEliminaLa sala prove è una fase che precede esclusivamente il live.
Matteo: "tredici cose che dovrei dirti" è un disco che ha avuto una gestazione molto lunga. Tanti sono i brani che sono stati incisi per farne parte ed avremmo potuto pure un doppio cd ma ritengo che l'album debba essere un qualcosa di compatto, che i pezzi debbano susseguirsi con una logica e che magari pure le tematiche siano le stesse. Penso al disco come lo si pensava negli anni 70. Non penso tanto ai singoli brani, al fatto che magari verrà usufrito sotto forma di singoli mp3. Mi piace pensare ed illudermi che la gente ascolterà il disco per intero, nella successione che abbiamo pensato e voluto noi....
RispondiEliminaSi sente: estetica, etica e suoni sono da vinile...
RispondiEliminaSe dico La Crus, Marlene Kuntz, Vinicio Capossela … a chi vi sentite più vicini, a chi più lontani?
RispondiEliminaMatteo: Il disco è infatti uscito per garrincha dischi, etichetta che noi stessi abbiamo fondato con l'intento di rivalutare l'oggetto cd, che nell'epoca dell'mp3 ha perso molto fascino e sta cadendo in disuso.
RispondiEliminaL'idea è quella di confezionare oggetti preziosi, magari in tessuto o cartone. Dischi che non sembrino delle compilation di brani finiti li per caso ma qualcosa di più vicino ad un concept. Di brani che devono essere li e che non potrebbero essere altrove.
Matteo: di sicuro i la crus di "dentro me" e "dietro la curva del cuore" mi hanno molto influenzato,
RispondiEliminama non saprei, credo che 4fioriperzoe sia il risultato di un enorme quantitativo di ascolti estremamente differenti.
Io ascolto molta musica italiana di oggi e tante cose del passato ma gli ascolti di Nicola e Francesco sono molto differenti.
Due grandi dischi, pure io gli ho acoltati molto ...
RispondiEliminaA proposito di questi nomi, la scena indipendente dei nostri giorni cosa ha in meno di quella degli anni ’90? ... o in più?
RispondiEliminaFrancesco: per non parlare di tutte le altre cose che ci influenzano, come i salumi, gli archi(quelli con le frecce ndr.), le moto i calendari e tutta la discografia a volte perdibile della motown.
RispondiEliminaNicola: quando sono in macchina nel nordest ascolto solo una radio che fa musica beat anni 60.
il resto direi che è molto lontano da Capossela (per dire), mi sento più vicino all'hardcore italiano degli anni 80 e a certa musica "classica".
Ripeto, forse si è persa: la scena indipendente dei nostri giorno cosa ha in meno di quella degli anni ’90? ... o in più?
RispondiEliminaNicola: oggi ci sono meno soldi e meno illusioni.
RispondiEliminaper contro c'è molta più gente che fa musica, fare dischi è molto più semplice (gli home studio digitali non esistevano), il grunge era appena nato e ci sentivamo tutti scoppiati e rockandroll.
Matteo: Non credo che, come si è portati a pensare, nei 90 esistesse un vero e proprio movimento, come forse non esiste nemmeno oggi.
Ci sono artisti validi oggi e c'erano allora, allora pero' cìera molto interesse da parte del mercato discografico verso la diversità. Perchè questo siamo rispetto al sistema. Una diversità. E la diversità è debole. Ha bisogno di una mano.
Ora il mercato discografico è talmente in crisi che non puo' più occuparsi di noi. E noi dobbiamo crearci delle vie alternative, su binari paralleli al sistema "ufficili".
Così nasce garrincha dischi.
da questa esigenza.
Anche il web può essere una via alternativa. Che rapporto avete da utenti con la Rete delle Reti?
RispondiEliminaNicola: di sicuro l'avvento di internet, e soprattutto negli ultimi anni con myspace e facebook, ha creato una nuova rete di contatti e un nuovo modo di conoscere la musica.
RispondiEliminadal canto mio direi che sono quasi sempre collegato ad internet, e spesso ne abuso, ma ho avuto la "sfortuna" di lavorare con varie band prima di internet, ed ora che ho la possibilità di raggiungere molta più gente tramite un computer lo faccio più che volentieri. tutto sommato non rimpiango gli anni in cui dovevo spedire le cassette via posta...
Matteo: il web è e deve rimanere un veicolo. Uno in più.
RispondiEliminaMi sembra invece che spesso, per molti sia diventato lo scopo ultimo.
Sono in tanti a scrivere canzoni solo per poterle caricare su una paginetta myspace e questo ancora una volta intasa un sisema che altrimenti sarebbe un veicolo incredibile.
Quindi usate la Rete quasi esclusivamente per la musica?
RispondiEliminaMatteo: è difficile oggi
RispondiEliminanon provare un senso di vera prostrazione e sconforto
davanti ad un quantitativo così enorme di proposte, spesso di qualità molto bassa. Perchè poi si fatica, in una quantità tale a capire il reale valore delle singole proposte.
Myspace, vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta?... superato da Facebook?
RispondiEliminaNicola: uso la rete per tante cose che mi può offrire.
RispondiEliminavisto che faccio musica mi sembra naturale utilizzarla soprattutto per quello che la riguarda.
non scarico musica in maniera illegale. e neanche film, se è per questo.
...meglio vederli al cine i film, tra l'altro.
RispondiEliminaMyspace...Facebook...
RispondiEliminaAbbiamo Facebook, abbiamo lo Space e pure un sito (in costruzione da mesi), i concerti spesso li si trova via mail o myspace, molta gente ci scopre grazie a blog come questo dell'alligatore, alle fanzine, qulcuno più coraggioso si presenta, magari si diventa pure amici veramente (non parlo di amici facebook o myspace) ma ripeto è un'ooprtunità in più, che anni fa non esisteva e che va sfruttata ma poi vorrei sinceramente ch la gente si comprasse i nostri dischi con il package che noi abbiamo pensato per loro, che venisse a sentirci dal vivo, che oltre ad averci chiesto l'add poi venisse a dirci se il concerto gli è piaciuto, capisci...
RispondiEliminaho solo il timore che spesso tutto nasca e muoia li. in tal caso il rischio alienazione è alle porte.
Non c'è dubbio...
RispondiEliminaCosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove riguardo Facebook? "...su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo." Insomma, una democrazia assoluta "di facciata". Perfetta metafora della società attuale, dico io ...
RispondiEliminaMatteo: garrincha dischi per esempio è distibuita (per ora) esclusivamente via internet (itunes + www.garrinchadischi.it)... internet è fondamentale e spero che tutti prendano l'abitudine di fare acquisti da siti come il nostro perchè questo ci permette di saltare molti intermediari ma non ti nego che il fascino che esercita ancora su di me il "negozio di dischi" è qualcosa di inspiegabile. viscerale.
RispondiEliminaNicola: posso essere d'accordo.
RispondiEliminaio lo ritengo il social network per i lavoratori dipendenti (quelli da "ufficio" per capirci) che non avendo di meglio da fare stanno ore a fare quiz idioti che non fanno altro che rendere più stupida la gente.
Facebook può essere come la droga.
se usata con coscienza può non fare troppo male.
Matteo: io personalmete sto cercando di disintossicarmi. Ne stavo diventando dipendente....
Io, nonostante i molti inviti, ho resistito. Non ho la mia pagina facebook. Già sono in rete parecchie ore al giorno lo stesso...
RispondiEliminaAllora torniamo al territorio. Venite da Bologna, città lontana dai grandi centri, anche se ricca di molti stimoli e nomi importanti. È un bene o un male crescere lontano dai grandi centri per un giovane musicante?
RispondiEliminaMatteo: ecco... restane fuori ed eviti molti problemi...
RispondiEliminaMatteo: io e francesco siamo di Bologna, Nicola è trevigiano.
RispondiEliminaIo Bologna la adoro, la puoi attraversare a piedi in mezzoretta, in agosto è deserta, ogni sera hai sempre molte diverse proposte colturali tra cui scegliere.
E' vero che vedi sempre le stesse faccie, che magari non sai come si chiamano quelle faccie ma orami le conosci ugualmente, anche se poi non le saluti e questo spesso mi rassicura pure. Spesso pero' avresti voglia di scappare e qualche volta lo fai pure.
Bologna non ha bisogno di stare vicino ai grandi centri perchè si basta da sola. Qui mica si sta male.
Ok non ha il movimento di Milano, le dimesioni della capitale, non abbiamo i murazzi ma va bene così.
Qui sono nati molti gruppi validi, da qui son partiti molti artisti validi, dove poi siano andati non mi interessa. E' una città ancora molto viva e non sono d'accordo con tutti quelli che ripetono "pero' 10 anni fa Bologna...." oppure che neglia nni 80 era tutta un'altra cosa. Di sicuro e perfortuna le cose cambiano, che cambino in meglio o in peggio l'importante è che cambino. Ecco non è una città statica. Nel bene e nel male.
Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Pure questa ricca di nomi e per nulla statica... o di altre...
RispondiEliminaMatteo: Bologna è molto piccola,
RispondiEliminaè impossibile ignorarsi tra musicisti ed addetti ai lavori. A Bologna hanno sede etichette importanti come Unhip records di Giovanni Gandolfi, la 42 records di Giacomo Fiorenza, la trovarobato, gruppi come i Massimo Volume (Emidio Clementi ha partecipato al nostro ultimo disco), i Blake/e/e/e (ex franklin delano), 33ore (il progetto solista di Marcello Petruzzi, attualmente nostro bassista), a Bologna ha preso vita il progetto solista di Nicola, per l'appunto BOLOGNA VIOLENTA, a Bologna hanno sede pure gruppi dance importanti come i Pinktronix di Francesco Brini.
A Bologna ho conosciuto Nordgarden, cantautore Norvegese di grande talento, che poi abbiamo coinvolto nel nostro ultimo cd),
Da un paio d'anni a Bologna esiste poi il Locomotiv, un locale che fa concerti ogni sera e che sta portando in città tutto il meglio della musica indipendente mondiale.
insomma come ti dicevo è una città molto viva....
A Bologna ha sede anche la Garrincha Dischi, la vostra label. È facile creare un’etichetta? Come è nata l’idea di fondarla? Avete altri progetti in cantiere oltre al vostro cd?
RispondiEliminaPer riassumere le nostre attività:
RispondiEliminaNicola suona con Baustelle ed Alessandro Grazian e come solista con il progetto Bologna Violenta.
Ed ha collaborato con tantissimi altri.
Francesco ha fondato l'etichetta dance MOZZARELLA Recordings che si occupa di electro e minimal.
Suona da anni con il gruppo inglese SWAYZAK e nei pinktronix.
Matteo ha fondato Garrincha dischi e suona anche nel duo LE-LI.
Marcello come già detto sta per uscire (sempre su garrincha) con il suo esordio solista dopo aver terminato l'esperienza Caboto e Franklin Delano.
Matteo:Garrincha è nata ad ottobre e finora ha pubblicato:
RispondiElimina-l'esordio di LE-LI,a metà tra la musica dell'infazia, il pop dei 60, gainsbourg ed il folk di cat power.
-il secondo disco di 4fioriperzoe
-l'esordio dei livornesi THE WALRUS
-l'esordio di 33ore (che uscirà in marzo)
per il futuro ci sono molti altri progetti ma ncora da definire
Nicola: il futuro non esiste!
Già, esiste solo il presente e il passato ...
RispondiEliminaNicola: ti devo dare la buonanotte, la strada è lunga, la moglie ubriaca e i bambini piangono.
RispondiEliminaa presto, spero!!!
Matteo: le prove sono state molto dure e nicola deve raggiunger il suo letto, dall'altra parte della città...
La Bologna violenta ...ciao Nicola e grazie.
RispondiEliminaIl cartonato che racchiude il cd è molto ricco di colori e disegni. Sembra la custodia dei vecchi vinili, come detto prima. Di chi è opera? Garrincha Dischi seguirà sempre questa linea estetica?
RispondiEliminaM: le illustrazioni ed i collage sono di lara norscia (ricamidicolla.blogspot.com), un'artista molto brava che vive a Bologna.
RispondiEliminaCome ti dicevo garrincha vuole stampare cd (e magari in futuro vinili) che diano l'impessione a chi li acquista, a chi li tiene in mano, di qualcosa di prezioso, da maneggiare con cura, da amare.
Quella sensazione che si prova tenendo in mano un vinile dei RAMONES, dei PINK FLOYD, dei DOORS.
Oggentti imponenti.
Già, che profumavano, avevano un peso e un certo volume ...
RispondiEliminaMeglio scrivere, registrare, produrre o suonare live? Tra poco, ci sarà il live che state preparando in questi giorni …
RispondiEliminaCarissimo ALLIGATORE
RispondiEliminaputroppo tra breve saro' pure io costretto a salutarti, sono molto stanco, doman mi aspetta una giornata molto faticosa, fatta di sveglia alle 7, treni, vento freddo e bambini che urlano. Ti ringrazio per la chiaccherata e sono pronto a rispondere alle tue ultime domande
prima di congedarmi.
Siamo alle battute finali ...
RispondiEliminaIl prossimo concerto che state preparando?
RispondiEliminaGià. I live programmati per ora sono molo pochi pero'. Spero che se ne possano programmare altri perchè abbiamo messo su un set davvero entusiasmante, con grandi dinamiche ma pure molto semplice, essenziale.
RispondiEliminaProdurre materiale nuovo è una scoperta continua, fatta di grandi stuporti e folgorazioni.
Il live è qualcosa di viscerale.
Una liberazione. E poi c'è il pubblico che quando c'è lo senti...
nell'immediato suoneremo il 26febbraio al sesto senso di Bologna.
RispondiEliminaGiovedi prossimo, poi si passa direttamente ad aprile.
Tra i vari ospiti di riguardo c’è Emidio Clementi, che recita il pezzo “i nostri santi sentimenti”, tratta da “Scarafaggi metropolitani e altre poesie” di Pedro Pietri, un libro stupendo che lessi da adolescente. Perché questa scelta? Come mai questo incontro? Con Clementi, con Pietri …
RispondiEliminaClementi è uno dei miei scrittori preferiti, lo adoro come scirttore prima ancora della passione che nutro per i massimo volume ed El muniria.
RispondiEliminaBologna ci ha fatti inontrare, gli ho chiesto di partecipare al disco, gli ho fatto ascoltare il brano che avevamo composto per lui e lui ha avanzato l'idea della pesia di pietri.
tutto qui. semplicemente.
Concludiamo allora, con la marzullata finale: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
RispondiEliminaMatteo:
RispondiEliminai 4fioriperzoe suonano perchè senza la loro musica non potrebbero vivere o vivono per suonare la loro musica?
mah... non so... vivi siamo vivi...
per suonare, suoniamo ma per citare
tiziano ferro "per me conta solo l'amore e basta", tutto il resto viene dopo. C'ho messo 29 anni ma ora l'ho capito. Che alla fine la verità si nasconde nelle canzoncine pop che passano in radio.
va bene così?
RispondiEliminaBenissimo. Grazie per essere intervenuti nonostante i numerosi impegni, i problemi tecnici, il carnevale … e poi essere rimasti così a lungo. Grazie "4 fiori per Zöe" per l’impegno, e grazie pure a Pecorella Scompiglio, che anche da Torino non ha fatto mancare il suo sostegno...
RispondiEliminaBuona notte a tutti.
RispondiEliminagrazie a te.
RispondiEliminabuonanotte.
è stato un piacere.
un abbraccio da
Matteo, Francesco, Marcello
e pure Nicola.
che bello, emidio clementi! :-)
RispondiElimina@manu
RispondiEliminaBello, ma anche bravo ;-)
Mi hai incuriosita!
RispondiEliminaSi si...
RispondiEliminaHanno incuriosito anche me.
Killing Zoe di Roger Avary dovrò vederlo, ultimamente sto facendo il pieno di film!
Vorrei vedere anche il cortometraggio "Marèe Basse".
Bella anche l'idea è dei dischi confezionati come oggetti preziosi, magari in tessuto o cartone. Adoro questo genere di cose.
p.s.Anch'io non amo facebook...
Un saluto a tutti in particolare a te Ally! A presto :)
@Stellavale
RispondiEliminaLa curiosità è uno dei motori della Storia, anche quella giovane del Rock ...
@Silvia
"Killing Zoe" è un film molto particolare, molto chiacchierato, imparentato con Tarantino (il regista, Avary, ha collaborato spesso con l'autore di "Pulp Fiction").
Non ho visto i film musicati dai 4 fiori per Zöe, ma m'incuriosiscono molto.
Commovente la cura dei loro cd ...
Grazie Gio', troppo buona.
RispondiEliminaCmq anche i musicanti, mi dicono, si divertono un sacco.
Matteo (4fioriperzoe):
RispondiEliminanoto con piacere con la discussione
continua anche dopo la nostra chiaccherata... bravo... mantieni vivo questo spazio che mi sembra proprio che ne valga la pena.
Un abbraccio a tutti.
A presto.
Sì, Matteo, come vedi l'intervista sul blog è infinita...
RispondiElimina