lunedì 30 giugno 2008

Spagna campione d'Europa

Mi dicono che la Spagna abbia vinto i campionati europei di calcio. Come ben sanno gli amici di blog, io, che me ne sbatto altamente di calcio, l'avevo pronosticato. L'occasione è buona allora, per rivedere un film di qualche anno fa, ancora molto attuale, con un titolo profetico: Viva Zapatero!

http://www.luckyred.it/minisiti/zapatero/

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martedì 24 giugno 2008

23-06-2008 Neil Young in Arena. Io c’ero …


Sì, è proprio il caso di dirlo: io c’ero. Ho ancora gli occhi lucidi per questo emozionante concerto del vecchietto più in gamba del rock. Lasciatemi rifiatare ...

... e non era cominciata bene, pensate. Io col nipote e la calda piadina in man ci siamo avvicinati all’anfiteatro romano verso le otto. Pensavamo di entrare diretti, faticando a trovare posto, invece i cancelli risultavano ancora chiusi. Incredibile. Come mai? Tutta la gente in fila in attesa (pure lo scrittore rock-dipendente Gianluca Morozzi, importunato da qualche ammiratore) con il caldo e la tensione in salita. E noi con la piadina in mano.
“Ecco, adesso ci multano perché mangiamo davanti all’Arena,” pensavo. Ho pure la ciabatta estiva, le bermuda rosse e la maglietta con la scritta PICCOLA IENA. “Altra multa per attentato al decoro cittadino.”
L’attesa dura un’ora, mi pare. Alle otto tutti dentro (l’Arena, intendo) in attesa di Neil Young. Il pubblico non è dei più numerosi, purtroppo. Che sia la fama di Verona “città dei naziskin” ad allontanare i fans del canadese, fricchettone e un po’ capellone, sostenitore di Obama e contro le guerre di Bush? Chi lo sa? Di sicuro non sono un bel vedere questi spazi vuoti per una delle pietre miliari del rock.
Pietra miliare che si fa attendere come una vera star e sale sul palco non prima delle ventidue in punto, quando attacca un’interminabile Love and only love, lunga cavalcata elettrica delle sue. E le seguenti non sono da meno, con la chitarra splendida protagonista, la sua voce inconfondibile, a tratti l’armonica e l’hammond, lassù in alto… alle spalle un vecchio ventilatore giallo rinfresca il palco e crea l’atmosfera giusta per i suoi grandi classici (anche non suoi, vedi alla voce All Along the Watchtower, anfetaminica più che mai). Mi spiace avere male alla spalla e non riuscire ad applaudire. Mi sarei sicuramente spellato le mani.

Mi fa male la spalla, ma qualcosa devo pur battere. Allora prendo la bottiglietta d’acqua ormai vuota e la batto ritmicamente sui sassi dell’Arena e sulle mie gambe tozze. Qualcuno da lontano potrebbe pensare che gioco a fare il Tafazzi della situazione (non è possibile, ormai siamo oltre il tafazzismo in Italia), ma non è così. Batto il tempo a questo grande musicante (il Tafazzi dovrebbero farlo i molti assenti), che nota dopo nota riempie le orecchie di musica celestiale. Un concerto di un ora e cinquanta e rotti, intensi, molto intensi. Tra i più densi della Storia del Rock.
Per vedere alcuni estratti del concerto vai al Blog dell’amico Silvano e Leggi tutto...

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lunedì 23 giugno 2008

Andrea Liuzza, un nuovo cantautore cresce


Ci sono dischi buoni per certi momenti, altri buoni per altri momenti. Sembra una banalità, forse lo è, ma di sicuro mi avrete capito. Questo momento mio è buono per il nuovo disco di Andrea Liuzza. Perché? Difficile dirlo razionalmente, vi basti sapere che descrive la sua musica come un funerale registrato per un uccellino morto. Geniale. Definizione che calza a pennello, madonna se calza. Non immaginate quanto. E allora andatevi a sentire alcuni pezzi qui http://www.andrealiuzza.com/

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giovedì 19 giugno 2008

Intervista ai The Oranges

No, non sono degli ergastolani, visti i tempi bui e le loro facce potreste cadere nell’inganno. Sono i tre musicanti che si sottoporranno, tra breve, all’intervista in diretta sul blog. Sono The Oranges, da Desenzano del Garda, un power-trio di rock anfetaminico serio. Con il loro Hit The Centre, uscito presso l’indipendente Polka Dots, distribuzione jestrai, faranno sicuramente scoppiare l’estate.
Tredici canzoni per trentaquattro minuti e rotti di pezzi sbatticoda sono un chiaro segnale della musica orangesiana. Rimandi al meglio del punk-rock sporco alla Stooges, senza disdegnare carezzevoli svolte brit-pop alla Kinks, urla, sbattimenti e niente fronzoli. Una versione nostrana dei Blur? Forse, ma è meglio chiederlo a loro. Il gruppo è diretto, ama andare subito al centro e scaldare chi vuole ascoltarli (soprattutto dal vivo), non ci negherà nessuna risposta.
Questa sera, a sentire le ultime notizie, sarà con noi Nico, chitarra e voce rabbiosa della band. Gli amici di basso e batteria, Zak e Mav, si leggeranno l’intervista con comodo e se vorranno aggiungeranno qualcosa in un secondo momento. Troppo timidi per la diretta …
Ci sei Nico?
Vai al loro myspace http://www.myspace.com/theorangesgroup

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martedì 17 giugno 2008

Dall’alba al tramonto: Mario Rigoni Stern


... domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un’alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall’uomo vi può dare, questo spettacolo della natura.

Dal film Ritratti – Italia 1999
di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini

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domenica 15 giugno 2008

Il film con Cisco e Guido Foddis: LIVE@PANCIU


Tira una brutta aria in Italia in questi ultimi mesi, soprattutto nei confronti dei diversi, degli stranieri, dei Rom. Per questo mi piace segnalare una presentazione di un dvd musicale decisamente in controtendenza.
A Ferrara, al Castello Estense, lunedì 16 giugno ore 21,00 (ingresso gratuito): LIVE@PANCIU - Storia di un concerto in Romania
Il film, opera del regista Salvatore Lucchese, prodotto da Guido Foddis e IBO Italia, documenta la realizzazione del concerto di Cisco, storica voce dei Modena City Ramblers, a Panciu (200 km a nord di Bucarest), nel maggio 2007.
Per questa esibizione è stata formata una band di musicisti rom non professionisti, l'ArtaPanciu Rom Band, cui è stato affidato il repertorio del cantautore Cisco, da sempre aperto alle contaminazioni musicali dell'Est Europa. Il risultato è stato un'esplosiva miscela di melodie tzigane, sudamericane e irlandesi.
Il film è disponibile in un cofanetto speciale con il DVD + il CD della formazione ArtaPanciu Rom Band a 15 euro. Il ricavato andrà interamente a sostegno delle attività di IBO in Italia e Romania, per la promozione della cultura rom. Fate beneficenza al vostro cervello!
Per saperne di più

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venerdì 13 giugno 2008

Al Bruno di Trento un concerto strano, anzi due …

"Vedi figliolo, nel tennis come nella musica, il braccio e la mente mettono in moto le stesse parti del cervello, ogni componente del gioco, dalla battuta alla volè trova il suo corrispettivo ritmico e melodico nel rock'n'roll che è secco e tagliente e pronto a sterzare ad ogni scambio. Gia, è proprio lo scambio, l'interazione continua, la stessa che tiene incollati due giocatori da una parte all'altra del campo, quella cosa magica che accade tra due musicisti della stessa band. Non trovi che ... John mi ascolti o stai dormendo? John? Ahhh al diavolo."
- Miroslav Fagocevic -

www.myspace.com/miroslavfagocevic
http://www.centrosocialebruno.blogspot.com/

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giovedì 12 giugno 2008

Intervista ai Lop-Sided


A guardare la foto non diresti che si apprestano a fare un’intervista. Troppo rilassati e divertiti per farla. Sì, certo, le interviste in diretta sul blog le puoi fare in pigiama, in mutande o anche senza niente, ma un minimo di decenza ci vuole. O no?
I Lop-Sided, giovane gruppo veneziano di belle speranze, con un cd autoprodotto pronto ad uscire il prossimo 25 giugno (ALTeRED, musica per un cartone animato alla Tim Burton), risponderanno (spero) a questa e ad altre domande più tecniche. Dovrebbero esserci quasi tutti e sei a partire da Rebecca, la voce incantatrice della band. E poi Luca, Antonio, Emanuele, Matteo, Duccio, accompagnati dall’amica nonché ufficio stampa efficientissimo Press Sheep …
Ma chi sono i Lop-Sided e cosa vogliono da noi? Saranno loro a dircelo. Per quanto mi riguarda, dall’ascolto di questo loro ALTeRED, “biglietto da visita” composto di quattro pezzi e un breve video del backstage in studio, ho sentito vibrazioni intense, trame sonore avvolgenti e dark, arrangiamenti sontuosi … ma comincio a sbrodolare. Meglio sentire loro.
Siete pronti?

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mercoledì 11 giugno 2008

Quiet Village in concerto a Reggio Emilia


Segnalo l’unica data italiana per un gruppo cult come i Quiet Village. Saranno al Maffia di Reggio Emilia, domani, giovedì 12 giugno, a presentare Silent Movie, uscito in aprile per !K7/Audioglobe. È un cd strano questo, difficilmente classificabile (infatti di fronte ad esso ho il blocco del critico: atmosfere cinema, dance, momenti noise, dolcezze e suoni spaccacoda …), credo ne uscirà un concerto altrettanto strano. Andate a vederlo se potete.
E voi, 25 lettori del mio blog, vi ricordate il concerto più strano al quale avete assistito? Per me è stato quello delle Prozac + ai tempi di Acido Acida

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lunedì 9 giugno 2008

Diritti umani in musica

“La violazione dei diritti può avvenire tra le pareti domestiche come in una qualsiasi caserma di un paese democratico e purtroppo può riguardare ognuno di noi in qualsiasi momento. Ringraziamo, quindi, Amnesty International per questo premio, ma non solo”. Così si sono espressi i Subsonica, dopo aver saputo di aver vinto il Premio Amnesty Italia 2008 con la canzone Canenero.

L’elenco dei posti dove avvengono violazioni dei diritti umani purtroppo si allunga sempre di più, vedi i tristi fatti dell’Italia dell’ultimo mese e mezzo fuori e dentro il palazzo (chissà in che posizione siamo finiti nella classifica violazione diritti umani?), così mi sembra doveroso segnalare e sostenere l’edizione numero 11 di Voci Per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, che avrà luogo a Villadose (Ro) dal 16 al 21 luglio 2008.
Tra gli ospiti, oltre ai Subsonica, ci sarà un nutrito gruppo di musicanti, decisamente in linea con la difesa dei diritti umani e la buona musica: Giorgio Canali, Paolo Benvegnù, Makako Jump, D’istantidistanti, Revo, Lombroso
Per consultare il programma e per varie altre info http://www.vociperlaliberta.it/

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giovedì 5 giugno 2008

Intervista ai Magic Babyet


Sempre a suonare i Magic Babyet, anche ora che dovrebbero entrare nel blog per l’intervista in diretta. Ma che volete farci, Francesca è sempre attaccata alla chitarra per accompagnare la sua voce potente ammaliante (Tony Childs al meglio della forma), Michele spacca tutto alla batteria e Mariano costruisce muri di suono con il basso. Un power-trio psichedelico, sempre a provare, con un ep autoprodotto un anno fa, da lato oscuro della luna (Nothing seems what it is, registrato al leggendario Alpha Dept di Bologna), un sito Internet in costante aggiornamento, myspace e la voglia di suonare, suonare, suonare … Infatti per avere questa intervista ho dovuto penare (vero Fra?), e anche adesso, come vedete, sono ancora con gli strumenti in mano, con poca voglia di entrare. Guardate che stacco tutto e me ne vado… Ovviamente si scherza. Questa sera avremo con noi Francesca, la parte femminile del gruppo (anche nel rock quote rosa?) che risponderà a nome di tutti. Vero Fra’? Ci sei?

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lunedì 2 giugno 2008

Repubblica in festa, Il Divo al cinema


Casca proprio a fagiolo questo pazzo e incosciente film di Paolo Sorrentino. Mentre la Repubblica celebra mestamente se stessa, esce nelle sale italiane una pellicola che smonta e rimonta, ad un ritmo rock scatenato, uno dei personaggi più controversi della sua Storia, Giulio Andreotti, “Il Divo”, sette volte presidente del consiglio, leader incontrastato del partito di maggioranza relativa, accusato delle più grandi nefandezze d’Italia. E il film di Sorrentino le spiattella tutte, presenta i politici della sua corrente come un branco di gangster pronti ad ogni cosa (sembrano i Goodfellas di Scorsese), calca la mano sui loro tic e difetti, conquista Cannes e la stampa internazionale (“un capolavoro, Sorrentino è un genio” strilla Variety).
Surreale e a tratti felliniana, la pellicola del giovane regista campano merita gran parte dei complimenti, a partire dallo strepitoso cast (dovrei citarli tutti) con Toni Servillo in testa, come sempre impeccabile, qui nella parte più difficile della sua carriera. Il suo ritratto del Divo, tra il Bagaglino e Carmelo Bene, è impressionante: come cammina e come si muove (o non cammina), le sue brucianti battute (non parla, dice battute a getto continuo), il modo di guardarti (o non guardarti), come parla e come pensa, come bacia Totò Riina (impressionante quella scena, tra l’onirico e il neorealista, quante volte l’abbiamo pensata?), come affronta e supera i processi.
Un film da vedere e rivedere, importante, che rimarrà a lungo nei nostri cuori, Il Divo conferma una tesi a me cara: l’Italia è l’unico paese al mondo dove farsa e tragedia si presentano sempre strette a braccetto (ieri come oggi), e la cosa sembra normalissima a tutti. Fantastico.
http://www.luckyred.it/ildivo/

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