Pagine

giovedì 2 ottobre 2008

Intervista agli Apuamater


In questi nostri tristi tempi grigi e molli è bello ascoltare un concept album massiccio e colorato come questo 2076: il ritorno di Kristo da poco sfornato dagli Apuamater. È bello sentire da un giovane gruppo parole chiare e diverse dal solito sulla morale cattolica, reinterpretando liberamente la figura di Cristo. Un progetto ambizioso questo, un’operazione culturale da anni Settanta, che mi ricorda tanto (anche se gli Apuamater fanno i modesti e mi mettono le mani sulla bocca) le opere più eretiche e divertenti di Fo, Pasolini, Fabrizio De Andre’. Scusate se è poco.
Del resto, il gruppo di Carrara, guidato dalla fisarmonica di Davide Giromini e dalla chitarra di Luca Rapisarda, non salta fuori dal nulla. Questo è il loro terzo album, dopo Un cavatore, un partigiano, un vagabondo, un marinaio (Sanarecords 2005), con la partecipazione, tra gli altri, dell’attore cult Carlo Monni e Les Anarchistes, Delirio e castigo (2006 Corasong). La stessa Corasong, etichetta/associazione culturale legata a Contatto Radio – Popolare Network, produce e distribuisce questo loro 2076: il ritorno di Kristo. Il titolo dice molto: nel 2076 Gesù ritorna sulla terra per compiere un viaggio onirico a ritmo cyberfolk e sbugiardare chi parla falsamente in suo nome liberandoci dall’alienazione mediatica...
Non voglio dirvi altro. Sento già una fisarmonica che suona. Ci siete Apuamater?
VAI AL LORO MYSPACE, DOVE POTRETE, TRA LE ALTRE COSE, SCARICARE GRATIS I LORO CD: http://www.myspace.com/apuamater

75 commenti:

  1. Si...ottima presentazione grazie

    RispondiElimina
  2. Con un disco così, non potevo scrivere altro. Ma non voglio partire con sviolinate. Chi c'è questa sera?

    RispondiElimina
  3. ci sono solo io...Davide Giromini...gli altri mi hanno lasciato detto

    RispondiElimina
  4. Bene, allora se hai messo giù la fisarmonica, parto con la prima.

    RispondiElimina
  5. Gli Apuamater nascono nel 2005 con la registrazione in una soffitta dell’album: “Apuamater:un cavatore, un partigiano, un vagabondo, un marinaio”. Un tributo alla nostra terra a cui partecipano una trentina di artisti da Carrara a Firenze tra cui Les Anarchistes e Calo Monni, tutti artisti che avevo lavorato negli anni precedenti. Dalla presentazione del disco al teatro Animosi nasce una formazione che dopo un anno fa uscire il secondo album “Delirio e castigo” e dopo altri due il terzo”2076:il ritorno di Kristo”.
    L’intento è quello di creare in ogni album le infinite possibili evoluzioni del folk e al contempo narrare una storia con un taglio filosofico, poetico, sociale e ideologico.

    RispondiElimina
  6. c'è qualche errore ma ...sai scrivendo velocemente

    RispondiElimina
  7. ...è il bello della diretta.
    E le canzoni, come nascono? Prima la musica o prima le parole?

    RispondiElimina
  8. Bella domanda…per quanto mi riguarda nascono prima i testi mentre per Luca Rapisarda, nasce prima la musica. Credo tuttavia che ogni canzone abbia una nascita a se, senza pre-strutture creative

    RispondiElimina
  9. Un delirio…preferirei non parlarne, io scrivo, Rapisarda mette la chitarra, e di conseguenza suonano gli altri, Poi D’ascoli con il computer fa un po’ quello che gli pare e così nascono le canzoni. Il percorso è stato lungo lungo, a volte qualcuno contesta alcune parole e allora si cambiano. Sugli arrangiamenti una continua discussione che però non degenara mai in rissa

    RispondiElimina
  10. “2076: Il ritorno di Kristo” è, leggo nelle note, una critica alla chiesa e alla morale cattolica, ma anche una reinterpretazione della figura di Gesù e degli apostoli in un’ottica divertente, poetica, infantile e mai seriosa. Mi sembrano parole sante, erano anni che non sentivo un discorso di questo tipo con una presa di posizione chiara, senza paure e compromessi. Ci sono troppi codardi in giro? Gli ultimi ad affrontare il “sacro” sono stati Pasolini, De André, Fo …

    RispondiElimina
  11. Ora non esageriamo con i paragoni…comunque l’ispirazione nasce da un libro di Corrado Augias ovvero “Inchiesta su Gesù”. Da quello la lettura di altri libri che ho messo in una bibliografia sommaria sulla copertina. L’esigenza nasce dalla percezione che ci sia con l’avvento di Ratzinger, un tentativo di restaurazione di un monopolio culturale della chiesa, a partire dall’intervento invadente nella politica, all’assunzione di un atteggiamento che definirei quantomeno “presuntuoso” in ambito filosofico e scientifico. La chiesa sa di possedere l’unico “sistema ideologico” rimasto in piedi nell’occidente e può contare su una numerosa schiera di fieri paladini che ne difendono ogni posizione al di la di ogni raziocinio. Per questo sentivo la necessità di raccontare una storia di Cristo laica e fantastica, dal mio punto di vista,e parlare della vita di alcuni apostoli come personaggi di un romanzo scritto oggi. Un operazione non nuova, (già Vecchioni e il sopracitato de Andrè ma anche molti altri cantautori utilizzavano un metodo simile di sconvolgimento spazio-temporale) ma aperta ad infinite possibilità. Su pasolini direi che "il vangelo secondo Matteo" ha sicuramente creato in me uno scenario più che altro estetico per il vangelo, anche se poi i cartoni animati prendono il sopravvento su qualsiasi grande regia

    RispondiElimina
  12. Già, è un argomento che offre infinite possibilità e stili diversi. Come il Cyberfolk…
    Cos’è il Cyberfolk?

    RispondiElimina
  13. Il cyberfolk è un’operazione che abbiamo fatto (più fisicamente l’ha fatta Gabriele Dascoli ovvero il nostro bassista ma anche colui che registra gli album) di plastificazione degli strumenti acustici attraverso i plug-in del computer, ma anche una metafora dell’uomo che prende coscienza di essere stato sopraffatto dalle sue protesi, soprattutto quelle mentali, coscienza che sarà proprio Kristo nel 2076 a risvegliare negli uomini volando sul mondo e diffondendo la sua musica.

    RispondiElimina
  14. Volando sul mondo come Internet… A prop. che rapporto avete, da utenti, con la Rete delle Reti?

    RispondiElimina
  15. Mah…alcuni di noi guardano molta pornografia…in generale lo usiamo a 360 gradi

    RispondiElimina
  16. Bello, come piace a me.
    … e da musicanti?

    RispondiElimina
  17. Ecco…appunto…trovo che sia un mezzo di diffusione della musica se e solo se…è finalizzato al Live. Da ascoltatore se vedo un bel gruppo su youtube(mezzo su cui abbiamo 11 video il più visto dei quali è quasi sulle 2000 visualizzazioni) mi viene voglia di vederlo dal vivo e così dovrebbe essere per tutti. Noi abbiamo raggiunto i 30anni e siamo abbastanza immuni musicalmente da una dipendenza ma mi preoccupano molto i quindicenni di oggi,. Di questo parla il nostro ultimo album, dell’alienazione mediatica e cioè dell’eliminazione dell’individuo sulla terra e del suo spostamento sulla comunità virtuale. Qua ci sarebbe da aprire un discorso che occupa la sfera sia della psicologia che della filosofia dell’essere per passare dalla sociologia ecc ecc.

    RispondiElimina
  18. Pure io ho superato i 30 e mi sento sempre più legato a questa macchina, che non è solo una macchina … forse il cinismo di oggi, la violenza d ritorno, mi chiedo, è colpa di questa macchina? O forse, non ha colpe, è neutro. A volte, per sdrammatizzare, mi dico "Più Cabernet, meno Internet." Forse è una soluzione ai molti problemi di oggi ...

    RispondiElimina
  19. E poi c’è myspace. Myspace ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta?

    RispondiElimina
  20. Un mondo troppo vasto...incontrollabile...le comunità virtuali che scimmiottano la vita reale...quelle si mi spaventano

    RispondiElimina
  21. Chiapperi, non sarà saltata la sua connessione? ...è il bello della diretta!

    RispondiElimina
  22. Si...è molto lento il rapporto del mio computer col blog...Per myspace vale ciò che ho appena detto. Un’ottimo mezzo, a parte la presenza di Murdock. Molto utile, concettualmente un moto di libertà per la musica. Forse è utile soprattutto per chi produce, che può vedere “i numeri” di ascolto prima di investire su un prodotto. Quanto ciò è realistico? Quando il myspace mi porta contatti umani e professionali, fa ancora parte di una realtà che diventa “live” e questo va bene.

    RispondiElimina
  23. Sì, tutto poi deve creare contatti reali… E allora torniamo alla terra. Voi venite da Carrara, luogo di forte cultura politica ma lontano dai grandi centri musicali. Questo è un bene per dei giovani musicanti o un male?

    RispondiElimina
  24. La musica nasce a Carrara con una forte spontaneità. La forza della sua cultura politica è nonostante questo un luogo comune. Carrara è male amministrata, deturpata nelle sue montagne, ha una classe politica che parlare di “casta” è un eufemismo, è in perenne crisi economica. I giovani alla sera vanno in versilia.
    Ci sono gli anarchici che sono una razza in via di estinzione ma continuano nonostante le difficoltà connaturate al loro pensiero e al ruolo mediatico che hanno in Italia, a dare un senso alla nostra città. Ci sono gli Archivi della resistenza che agiscono sul nostro bacino che fanno un lavoro storico incredibile di archiviazione ma anche di rivitalizzazione della memoria partigiana e organizzano ogni estate un festival musicale tra i più belli d’italia per coerenza tematica e valore musicale. C’è il teatro Blanca che è una delle migliori compagnie(giovani) d’Italia. C’è Contatto radio popolare network che organizza ogni estate un altro festival chiamato Urlapadula che richiama migliaia di persone. Questo ha a che vedere con la vita culturale e politica della città ma sono tutte realtà giovanili che si scontrano ogni giorno con la politica ma anche contro il senso comune. Questo paese sta subendo una trasformazione, e non solo dalle nostre parti

    RispondiElimina
  25. Puoi dirlo forte: non solo dalle vostre parti … è un mare in piena, purtroppo. Ma c’è qualcuno che resiste, la Storia, non credo possa finire.

    RispondiElimina
  26. A proposito di terra, avete contatti e/o collaborazioni con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?

    RispondiElimina
  27. Marco Rovelli(altro vanto della nostra città) è la figura più presente nei nostri album e spesso anche nei live. Marco è uno scrittore(Lager Italiani e Lavorare uccide entrambi BUR) con un talento canoro incredibile che ha iniziato un progetto rock chiamato Marco rovelli e Libertaria, di cui si sentirà parlare. Con lui stiamo registrando un disco di canti anarchici che uscirà per Stampa alternativa con il nome Marco Rovelli e Apuamater. Poi ci sono i Kobayashi, gruppo fratello di etichetta che hanno suonato con noi nel disco nuovo s con i quali spesso facciamo serate insieme ma di loro parleremo dopo. Abbiamo condiviso il palco con altri artisti con cui spesso incrociamo gli strumenti come Alessio Lega, Ivan della Mea, Paolo Archetti Maestri degli YoYo, i Gang. Quest’estate abbiamo aperto il concerto agli Stormy Six che sono uno dei gruppi a cui ci ispiriamo. A Carrara ci sono i Bededeum, di cui io sono un transfugoma ho suonato nel loro ultimo album e loro nel nostro primo. C’è il cantautore Gabelloni, c’è lo spezino Mattia Ringozzi, giovane di grande talento compositivo, e poi gli amici di Firenze con cui abbiamo condiviso molti palchi, Max Larocca, i DelSangre, i Treindevie, i suonatori Terra-Terra ma anche Andrea Parodi di Cantù e molti altri con cui ogni tanto ci si trova in qualche live a suonare insieme.

    RispondiElimina
  28. Gran bella compagnia cantante. Detto questo, una domanda retorica: vi sentite più una band da studio o da live?

    RispondiElimina
  29. Ah dimenticavo Fabio Ghelli, già autore di una canzone in un nostro album che uscirà presto con un album a cui stiamo collaborando via internet..lui vive in Giappone

    RispondiElimina
  30. Sicuramente da live. Crediamo profondamente nel live come unico mezzo di interazione col pubblico e di convincimento a comprare un disco.

    RispondiElimina
  31. Il live, il live. Quali sono le vostre esperienze dal vivo e cosa avete in programma nei prossimi mesi?

    RispondiElimina
  32. Alias Luigi Vercotti su Myspace

    RispondiElimina
  33. Ciao Alligatore, ciao Davide.
    Fabio

    RispondiElimina
  34. Abbiamo fatto un centinaio di date in tre anni nelle situazioni più diverse e continueremo a farne finchè esisteremo come gruppo. Suoneremo al Fienile di Viareggio il 4 di Ottobre, al Sasch Hall di Firenze l’11, poi andremo a Milano allo Scighera, al pacemaker di Imola, Al may day di La Spezia e al Cantiere S. Bernardo di Pisa. Questo per il 2008 nel “2076 tour”

    RispondiElimina
  35. é Fabio dal Giappone, se vuoi fargli qualche domanda egli è un antropologo che studia la civiltà nipponica da qualche anno

    RispondiElimina
  36. Continuando: è facile trovare un’etichetta per un giovane gruppo? Come avete trovato la vostra Corasong?

    RispondiElimina
  37. Semplicemente l’abbiamo creata con i Kobayashi all’interno di Contatto Radio Popolare Network, basandoci su una distribuzione limitata ad alcuni punti vendita mirati da Livorno a Milano. Librerie, Circoli Arci e Anarchici…vedi Myspace per particolari

    RispondiElimina
  38. Peccato, era interessante il Giappone. Sarà per un'altra serata. C’è freddo a Carrara, ora? Qui, a Verona,si batte un po’ i denti, è ho un mal di gola da non augurare al peggior nemico…

    RispondiElimina
  39. Meglio ripensare all'estate. Proprio in giugno ho visto il concerto di Neil Young in Arena a Verona. Ho notato un’energia e una forza non comune in un uomo di quell’età. È la forza del rock? Voi, vi vedete a sessant’anni a saltellare sui palchi?

    RispondiElimina
  40. Un freddo regolare a Carrara...
    Riguardo alla terza età bè...Spesso non sei tu a prendere queste decisioni…penso che neppure Neil Young lo sapesse da giovane…e comunque noi saltelliamo veramente poco

    RispondiElimina
  41. Certo, con la fisarmonica è un po' difficoltoso saltellare ...

    RispondiElimina
  42. Pesantuccia. A proposito di pesanti,Il Parto delle Nuvole Pesanti alcuni anni fa reinterpretò un famoso disco di Claudio Lolli, “Ho visto anche degli zingari felici”. Quale disco vorreste rifare voi?

    RispondiElimina
  43. Penso che ognuno di noi ne abbia uno…Per quanto mi riguarda Ziggy Stardust (ometto il titolo completo) di David Bowie. Lui è il mio idolo assoluto. Forse anche Hunky Dory

    RispondiElimina
  44. Tra Claudio Lolli e gli Yo-Yo Mundi, tra il Parto delle Nuvole Pesanti e Les Anarchistes… questo a leggere alcune recensioni e a sentirvi suonare. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo sentite? Altri più nascosti e imprevedibili?

    RispondiElimina
  45. Mette insieme l'essere DOC(drogato omosessuale comunista)con una grande sintesi musicale sempre in linea col suo tempo

    RispondiElimina
  46. Les Anarchistes sono il gruppo con cui ho fatto i miei primi concerti “veri”, dove ho respirato per la prima volta la musica dei professionisti(20022004). Grazie a loro mi sono ritrovato da un giorno all’altro sul palco con Sabina Guzzanti, Piero Pelù, Samuele Bersani e molti altri e questo cambia la vita di un ragazzo che approccia alla musica, anche se non tecnicamente, sicuramente nello spirito. Inoltre hanno messo una canzone del nostro primo album nel loro secondo e suonata con Voltarelli del Parto. Les Anarchistes sono stati il fenomeno carrarese più importante degli ultimi anni. La mia influenza personale è grande ma con gli apuamater facciamo tutt’altro tipo di musica. Riguardo a Lolli, be…suonavamo come cover l’albana per Togliatti e gli abbiamo anche aperto un concerto ma di influenza poca.

    RispondiElimina
  47. Posso fare un paio di domande fuori cotesto? ma non tanto poi ...

    RispondiElimina
  48. Andrai a vedere il film di Spike Lee? E cosa pensi delle polemiche nate attorno a questa pellicola?

    RispondiElimina
  49. vai...ma non sulla mia vita privata...come DeGregori che sono vent'anni che va a dire alle Tv che non vuole parlare della sua vita privata...se ne avesse parlato ventanni fa avrebbe risparmiato un sacco di tempo

    RispondiElimina
  50. Approvo le polemiche...non accetto i falsi storici nei film che riguardano un passato troppo vicino e ancora caldo.
    Spike Lee imputa la colpa della strage ad un partigiano traditore. Posso capire che falsifichino l'Iliade e l'odissea ma sugli avvenimenti del 900 c'è poc da scherzare. La nostra vita politica e culturale è ancora immersa in questo secolo...forse troppo comunque, andrò a vederlo la prossima settimana

    RispondiElimina
  51. Sì, la penso pure io così. Voglio però vederlo. Senti, e de il manifesto in crisi coisa ne dici? Non è la solita crisi. Fareste un concerto di sostegno per il manifesto e per la stampa veramente libera in crisi?

    RispondiElimina
  52. La nostra vita musicale è perennemente legata alle realtà in crisi...facciamo continuamente concerti di sostegno per qualunque causa meriti la nostra attenzione.
    In crisi è la cultura di sinistra italiana, e così la sua "economia"(la cultura ha un'economia propria). In crisi è la cultura italiana stessa.Il Manifesto è il primo giornale che ho cominciato a leggere a 14 anni e l'unico che leggo ancora...di crisi ne ha avute tante...non so che dire sul suo futuro

    RispondiElimina
  53. Più o meno ho cominciato a leggerlo a quell'età, sbirciandolo dal fratello maggiore. Penso che bisogna rimboccarsi le maniche e non darsi per vinti...
    E per finire: si faccia una domanda, dia una risponda e poi tutti a nanna, anche se è presto.

    RispondiElimina
  54. Marzullo è un cyborg? No è proprio un Automa…

    Grazie di tutto a te...questa intervista mi ha fatto sentire veramente proiettato nella contemporaneità della comunicazione, un saluto da tutti gli apuamater, che stanno seguendo...e in bocca al lupo per il prosieguo del tuo ammirevole lavoro

    RispondiElimina
  55. Grazie a te. Grazie per aver retto da solo il peso delle mie domande. Grazie Davide, grazie Apuamater e buona fortuna …

    RispondiElimina
  56. D'accordo che fa parte del tuo lavoro...ma dove le peschi queste perle?

    RispondiElimina
  57. @andrew
    Mi fa piacere che segui sempre le mie dritte. Dimmi poi se ti piacciono...
    @silvano
    Non citerò mai le mie fonti. Manco sotto tortura.

    RispondiElimina
  58. Lascia che ti dica che hai dei gran informatori!
    ;))

    RispondiElimina
  59. beh, sì ne scovi parecchie di chicche.

    and
    www.wrong-.splinder.com

    RispondiElimina
  60. Hai sempre mille risorse!

    Buon fine settimana :D

    RispondiElimina
  61. Il problema è dover aspettare fino al 2076 per vedere questo sbugiardatore. Scherzo...
    Ottimo articolo.

    PS ti andrebbe uno scambio di link?

    RispondiElimina
  62. @silvano
    Lo dirò a loro.
    @andrew
    Sono contento che ti siano piaciuti.
    @andrea
    Da bambino guardavo sempre Fuori Orario di Enrico Ghezzi, e mi è rimasta la passione per le chicche.
    @silvia
    Ho rubato l'agendina a Gianni Minà...
    Grazie e buon fine settimana anche a te.
    @schiavi o liberi
    Fanno presto a passare gli anni ...
    Lo scambio di link purtroppo con me non è proponibile, perchè il mio tipo di blog è di tipo classico e non riesco ad inserire link (o forse sono io che non riesco a trovare il tempo per capire e studiare il problema). Niente in contrario se mi linki (anzi, sarò onorato), ma io non potrò, per il momento linkare te. Grazie.
    @Tutti
    Gli Apuamater fanno diversi concerti, cercate il più vicino a casa vostra (o anche il più lontano, perchè no?) e andateli a sentire live. Sono unici...

    RispondiElimina
  63. Io ti ho linkato. Da me sei il benvenuto.
    Un saluto e grazie per la cortesia.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...