“Gli studenti che prendono l'autobus per andare all'università e sulla strada incontrano una bomba che li incenerisce. I contadini che vanno alla mietitura e trovano un gruppo che li rapisce e li massacra. I ragazzi che scendono al chiosco sotto casa per un hamburger e vengono uccisi da una raffica di khalashnikov. Non siamo in Afghanistan o in Iraq, ma ad appena un'ora di aereo da Roma, nel libero, democratico e indipendente Kosovo. Nel paese martoriato dall'atroce guerra civile, la pulizia etnica contro i serbi non si è mai fermata. Si sono spenti invece i riflettori che la illuminarono, nove anni fa, con i bombardamenti Nato di Belgrado. Riaccenderli e scoprire cosa è diventato il paese dei monasteri, come vivono i serbi rimasti laggiù, è uno shock violento. Le immagini e le testimonianze raccolte da Riccardo Iacona sono il risultato di un'inchiesta durata un anno («La guerra infinita, Kosovo», Raitre venerdì), battendo le strade, visitando le famiglie, leggendo documenti riservati, scoprendo l'intreccio tra nuova classe dirigente e criminalità organizzata. Sotto gli occhi della Nato.”
Questo è l’incipit di un impeccabile articolo scritto da Norma Rangeri su il manifesto del 20 settembre intitolato L'inchiesta di Iacona alza il velo della guerra infinita, riguardo quel gran pezzo di televisione d’inchiesta proposta venerdì scorso da Riccardo Iacona sul “democratico e indipendente” Kosovo, Kosovo nove anni dopo .
Se vi siete persi la prima puntata, non perseverate nell’errore, collegatevi questa sera, venerdì 26 settembre, dalle 21,05 circa in poi, su Rai 3, per vedere la seconda e ultima puntata, Afghanistan: oppio, armi e talebani.
Questa è una notizia che difficilmente avrei letto su di un altro quotidiano. Come hanno notato amici blogger nel post precedente, su il manifesto si trovano notizie che non danno altri, oppure con un taglio diverso, molto diverso (non è scontato, purtroppo). Ecco perché insisto nell’invitarvi a leggere, sostenere, diffondere il messaggio de il manifesto. Sopratutto in questo periodo di crisi (e magari anche dopo).
Questo è l’incipit di un impeccabile articolo scritto da Norma Rangeri su il manifesto del 20 settembre intitolato L'inchiesta di Iacona alza il velo della guerra infinita, riguardo quel gran pezzo di televisione d’inchiesta proposta venerdì scorso da Riccardo Iacona sul “democratico e indipendente” Kosovo, Kosovo nove anni dopo .
Se vi siete persi la prima puntata, non perseverate nell’errore, collegatevi questa sera, venerdì 26 settembre, dalle 21,05 circa in poi, su Rai 3, per vedere la seconda e ultima puntata, Afghanistan: oppio, armi e talebani.
Questa è una notizia che difficilmente avrei letto su di un altro quotidiano. Come hanno notato amici blogger nel post precedente, su il manifesto si trovano notizie che non danno altri, oppure con un taglio diverso, molto diverso (non è scontato, purtroppo). Ecco perché insisto nell’invitarvi a leggere, sostenere, diffondere il messaggio de il manifesto. Sopratutto in questo periodo di crisi (e magari anche dopo).
la vedrò!
RispondiEliminaMi conforta vedere che siano riusciti a mandare in onda un'inchiesta del genere in prima serata e non in quelle fasce orarie impossibili in cui solitamente vengono relegati tutti i documentari o i programmi seri che farebbero tanto bene a questo nostro misero paese. Spero di cuore che non rimanga un caso isolato.
RispondiEliminaP.S. Posso linkarti?
Il miglior giornalista televisivo italiano, lo preferisco alla Gabanelli che pure adoro. Quando vedo i suoi reportage, penso ci sia ancora speranza.
RispondiEliminaciao, silvano.
andrew
RispondiEliminaBenvenuto. Spero tu abbia visto anche la prima puntata.
@ross
Certo, questa è una buona notizia nella notizia: in prima serata la tv che si dovrebbe vedere sempre. Forse stanno imparando.
p.s.Linkami, linkami, ne sarò onorato. Quando avrò trovato il tempo e la concentrazione per capire come cavolo si fa a linkare con questo mio blog (ma ho capito che è un casino perchè è un tipo di blog vecchio, credo), con il tuo consenso linkerò anche te.
@silvano
Non riesco a fare classifiche dei giornalisti televisivi preferiti (come con i chitarristi sul tuo blog), perchè guardo sempre meno la tv. Purtroppo, per questioni di tempo, mi capita di leggere due-tre manifesti per volta e per questo salto trasmissioni televisive segnalate e meritevoli di visione le salto. Non è stato il caso di questa, ben segnalata con anticipo dal manifesto, sia prima sia dopo, con l'articolo, impeccabile, di Norma Rangeri (da mettere nelle prime posizioni per un ipotetica classifica dei giornalisti della carta stampata).
Comunque Iacona anch'io lo metterei tra i primi, fin dai servizi che faceva con Santoro.
@Tutti
Ora devo correre, tra un'ora inizia La guerra infinita, 21,05 RAI 3 ..
buon weekend
RispondiEliminaGran bei reportage di un grande Giornalista, Gran bel post.
RispondiEliminaGran brutte verità.
Thinks can't only get better.
Ciao Luka.
@andrew
RispondiEliminaBuon weekend anche a te, anche se sarà il primo senza Paul Newmam, che di film scomodi se ne intendeva.
@luka
Grazie per i complimenti. A proposito di stampa ho trovato mooolto interessante anche il tuo post sul Mi-sex (dall'autorevole sito del Corriere). Bella anche la puntata di ieri sera del reportage di Iacona. Ha tratti mi è sembrato di rivedere il film di Redford, "Leoni per Agnelli" (vedi il terzo post di vita del mio piccolo blog- dicembre 2007); dopo l'inizio in Kosovo,dove abbiamo visto tutti cosa ha portato la cosiddetta guerra umanitaria tendente a criminalizzare assurdamente la popolazione serba, ora principale vittima sotto gli occhi delle cosiddette forze di pace occidentali, si è passati piano piano in Afghanistan, facendo a ritroso la via della droga (da dove arriva l'80% della droga del mondo). Si vedono le truppe di occupazione occidentali che non hanno portato la democrazia come dicevano di voler portare, si vedono ancora le donne con il burka che dicevano di voler liberare, si vede l'odio che stanno covando nella popolazione. A chi giova tutto questo? Ovviamente a chi ci guadagna con la guerra infinita, presidente Usa in testa. Quello attuale. Spero non quello futuro.
il Kossovo, resta l'ennesima ipocrisia di questo occidente.
RispondiEliminaSi...il Manifesto è uno dei miglior giornali dei quali non riuscirei a fare a meno.
Grazie della visita e complimenti per il blog.
@schiavi o liberi?
RispondiEliminaGrazie a te per la visita e contraccambio i complimenti per il tuo blog.
Passavo pe un salutino :)
RispondiEliminaLa nostra insegnante di storia ha assegnato come compito di seguire i due documentari andati in onda venerdì 19 e 26 Settembre 2008, alle ore 21:00 su Rai 3, dal titolo: ‘La Guerra Infinita’. Il giorno dopo, in classe abbiamo discusso i temi trattati dal programma e sono emerse alcune domande a cui non siamo stati in grado di rispondere. Chiediamo quindi che qualcuno ci aiuti a capire, perché siamo stati davvero colpiti dal renderci conto della disinformazione di cui siamo preda.
RispondiElimina1- Il capo dell’organizzazione di spaccio della droga in Europa, ripreso alla stazione centrale di Milano, è stato arrestato? E se non lo è, perché?
A chi gioverebbe questo?
2- Perché le organizzazioni internazionali, nonostante sappiano bene il giro malavitoso che sta intorno alla droga, continuano ad ignorarlo? Il permanere di questi problemi dimostra che la presenza di organizzazioni come la Nato e l’Onu è inutile.
A chi giova questo?
3- Perché lo stato Afghano non interviene a sostenere quei cittadini che cercano un’alternativa alle coltivazioni illegali?
A chi giova questo?
4- Perché solo la Turchia riesce ad intercettare il traffico di droga? A chi giova questo?
Adesso che siamo a conoscenza di ciò che succede ‘a un’ora di volo da Roma’, aspettiamo con ansia che il mondo degli adulti ci dia un segnale di speranza per credere nel nostro futuro.
Ma se non dovesse succedere nulla, a chi gioverebbe tutto questo?
Abbiamo ripensato, non senza tristezza, al romanzo ‘La storia’ della Morante, recentemente trattato da noi e ci è sembrato che il sottotitolo ‘Uno scandalo che dura da 10000 anni’ sia destinato inesorabilmente a perpetuarsi.
... E poi il mondo adulto lamenta che noi giovani non abbiamo entusiasmo e valori in cui credere.
... Dateceli e noi crederemo.
La classe II H,
Liceo Falcone, Bergamo
@Classe II H, Liceo Falcone, Bergamo
RispondiEliminaQuesto vostro post è molto bello, merita una risposta approfondita. Ora voglio riflettere e dico solo che questo post giova a me. Ci risentiremo...
BADATE BENE TUTTI
RispondiEliminaOgni scritto che cerca di mettere in luce la verità sulla tendenza di questo documentario viene cancellato.
Ripeto:
E' come se LA NDRANCHETA, LA COSA NOSTRA, LA CAMORRA E ALTRE piaghe italianissime,dire che rappresentano l'Italia del sud. No. L'Italia del sud non è solo questo. Così il Kosovo non è solo questo.
Come mai non ha fatto le stesse domande agli albanesi kosovari?
Come si può sentire un albanese vedere i morti sfigurati passati come serbi? Un giornalista deve essere imparziale e spassionale.
Ha contato i danni dei serbi, ma come ami non ha fatto la stessa cosa per gli albanesi? A che serve secondo Lei Ianaca aggravare di più la situazione? Perchè, Lei ha alimentato di più il vittimismo nei serbi, la loro ingiusta politica, e ha macchiato tutti gli albanesi senza mettere in luce la verità dei fatti.
Che giornalismo è questo?
Questo significa vedere la coda del conflitto, e non le radicci di questa reazione situazione.
Lei sa Ianaca che ( io per prima condanno il gesto della distruzione delle chiese ortodosse), se gli albanesi sono arrivati a questo perchè i serbi per primi hanno brucciato non solo i luoghi di culto albanese, altro che: hanno stuprato, ucciso con la pulizia etnica, bruciato tutto quello che era albanese. Ecco la violenza che genera violenza purtroppo, la vendetta che nessuno vuole, ma bisogna capire le radicci di questa reazione.
Mi chiedo se, censurare in questo modo i commenti, chi si trova dietro a questo lavoro, forse un serbo?
Svegliatevi a capire la VERA VERITà DEI FATTI.
Lo sapete che La Serbia stessa fa di tutto per destabilizzare il kosovo? Cancellerette anche questa volta vero?
Svegliatevi!
Un documentario "cucinato", "farcito" e "impastato" alla meraviglia, non c'è da dire nulla. Certo, per chi vuole raccogliere solo i punti neri di ogni vicenda ci riesce, e non solo, ma, con piena maestria in caccia solo di quello che gli interessa ci riesce alla fine ad annerire tutto, macchiare più possibile Il kosovo, macchiare e discrettitare la Nato, ingrossando e ingrassando tutto e di più per pesantire le responsabilità di chi si trova dietro a questo. Peggio non si poteva. Un "lavoro" ben studiato con uno scopo ben preciso.. E i serbi per "grande bontà" non si sono risparmiati ad "aiutare" il giornalista, e "offrirgli" il meglio che potevano, in nome solo della "umanità" e "verità".
RispondiEliminaEd ecco, viene tutto creduto solo nella faccia nera, e un'altra realtà resta fuori. E' facile poi parlare, dopo questa "realizzazione" così "imparziale", ovvio, che reazione porterà?!
Tutto questo fa venire la nausea!
Perche non:)
RispondiEliminaleggere l'intero blog, pretty good
RispondiEliminaimparato molto
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