Casca proprio a fagiolo questo pazzo e incosciente film di Paolo Sorrentino. Mentre la Repubblica celebra mestamente se stessa, esce nelle sale italiane una pellicola che smonta e rimonta, ad un ritmo rock scatenato, uno dei personaggi più controversi della sua Storia, Giulio Andreotti, “Il Divo”, sette volte presidente del consiglio, leader incontrastato del partito di maggioranza relativa, accusato delle più grandi nefandezze d’Italia. E il film di Sorrentino le spiattella tutte, presenta i politici della sua corrente come un branco di gangster pronti ad ogni cosa (sembrano i Goodfellas di Scorsese), calca la mano sui loro tic e difetti, conquista Cannes e la stampa internazionale (“un capolavoro, Sorrentino è un genio” strilla Variety).
Surreale e a tratti felliniana, la pellicola del giovane regista campano merita gran parte dei complimenti, a partire dallo strepitoso cast (dovrei citarli tutti) con Toni Servillo in testa, come sempre impeccabile, qui nella parte più difficile della sua carriera. Il suo ritratto del Divo, tra il Bagaglino e Carmelo Bene, è impressionante: come cammina e come si muove (o non cammina), le sue brucianti battute (non parla, dice battute a getto continuo), il modo di guardarti (o non guardarti), come parla e come pensa, come bacia Totò Riina (impressionante quella scena, tra l’onirico e il neorealista, quante volte l’abbiamo pensata?), come affronta e supera i processi.
Un film da vedere e rivedere, importante, che rimarrà a lungo nei nostri cuori, Il Divo conferma una tesi a me cara: l’Italia è l’unico paese al mondo dove farsa e tragedia si presentano sempre strette a braccetto (ieri come oggi), e la cosa sembra normalissima a tutti. Fantastico.
http://www.luckyred.it/ildivo/
Surreale e a tratti felliniana, la pellicola del giovane regista campano merita gran parte dei complimenti, a partire dallo strepitoso cast (dovrei citarli tutti) con Toni Servillo in testa, come sempre impeccabile, qui nella parte più difficile della sua carriera. Il suo ritratto del Divo, tra il Bagaglino e Carmelo Bene, è impressionante: come cammina e come si muove (o non cammina), le sue brucianti battute (non parla, dice battute a getto continuo), il modo di guardarti (o non guardarti), come parla e come pensa, come bacia Totò Riina (impressionante quella scena, tra l’onirico e il neorealista, quante volte l’abbiamo pensata?), come affronta e supera i processi.
Un film da vedere e rivedere, importante, che rimarrà a lungo nei nostri cuori, Il Divo conferma una tesi a me cara: l’Italia è l’unico paese al mondo dove farsa e tragedia si presentano sempre strette a braccetto (ieri come oggi), e la cosa sembra normalissima a tutti. Fantastico.
http://www.luckyred.it/ildivo/
Ciao, ancora non ho visto il film, quindi non posso dire niente di specifico, ma la tua recensione conforta e rafforza ciò che di buono ho letto su quest'opera. Mi piace quello che dici nella chiusa del post: "l’Italia è l’unico paese al mondo dove farsa e tragedia si presentano sempre strette a braccetto (ieri come oggi), e la cosa sembra normalissima a tutti. Fantastico."
RispondiEliminaE' vero. Non siamo un paese serio, sono nel nostro dna il melodramma e la farsa. ciao.
Ciao alligatore. Quoto tutti i film di Sorrentino: surreali e taglienti. Effettivamente la storia politica dell' Italia è piena della triste buffonaggine di personaggi che si sono ritrovati a decidere delle sorti di questo paese. Una fonte ispirativa per molti registi, un male per gli abitanti dello stivale.
RispondiEliminaBellissimo, l'ho visto ieri!
RispondiElimina@Vale
RispondiEliminaBellissimo mi sembra un commento molto efficace, come "capolavoro" e "genio" di Variety.
@3fix
Sorrentino, visto le sue capacità era il regista più adatto per questo film ...
@silvano
Vai a vedere il film, cosa aspetti?
@silvano e 3fix
Sui costumi degli italiani vi rimando al Leopardi, ha detto molto e bene sull'argomento, purtroppo ...
Grande cinema ho faato anche io un breve post.
RispondiEliminaCiao!
Ti avevo scritto un commento ieri, ma deve essere stato risucchiato dalla rete!
RispondiEliminaCi riprovo.
Girovagando tra i vari blog, ho letto diverse opinioni negative su questo film. Per questo motivo avevo deciso di non andare a vederlo.
Il tuo post però mi ha molto incuriosita e probabilmente rivedrò la mia decisione.
L'Italia? Un paese da operetta!
cosi' non vale. non vale proprio.
RispondiEliminaa noi esuli toccano solo le recensioni... mi chiedo quando sara'la rivincita ( di esuli e del bel Paese tutto)? o, volando piu' basso, quando sara' l'uscita in paesi "altri"...quelli venendo dai quali si rischia l'accusa di immigrazione clandestina ;)
@reanto
RispondiEliminaBreve post, ma molto diretto e convincente ...
@j.cole
Non è il filmone che hai visto con tua sorella qualche sera fa, ma merita ;-)
Benvenuta b-side.
RispondiEliminaIl film, per quanto ne sappiamo, girerà in molti paesi, e sarà, spero, accolto bene in ogni luogo, come meritano i girovaghi di tutta la terra ;-)
Ciao, posso andare al cinema solo raramente quindi puoi immaginare quanto mi scocci "sbagliare" film..stavolta però all'uscita mi son data un sacco di pacche sulla spalla :)
RispondiEliminaVeramente bello, un ritmo incalzante dall'inizio alla fine nonostante il tema non leggero e l'ambientazione scura e opprimente.
Incredibile quanto si sia tutti più o meno coscienti di quelle vicende e di quanto sconvolga vederle ricostruite così.
ciao, Valentina
No, questa volta Valentina non ha "sbagliato" film, decisamente no. Una pacca sulla spalla te la meriti ...
RispondiElimina,,,
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