Che dirvi dei Primochef del Cosmo? Con un nome così potrei dirvi tutto e il contrario di tutto. Il sestetto sassarese, giunto al primo importantissimo disco targato Desvelos, lo vedete entrare con tutta la sua simpatia e allegria per l’intervista in diretta sul/nel blog dell’Alligatore. Basta guardarli, direi …
Una sintesi ben riuscita tra cantautorato e rock’n’roll, si sente in giro leggendo recensioni al loro omonimo esordio. Rolling Stones più La Crus, più Tenco, più Velvet Underground. E poi la passione per certa letteratura “rock” come Stefano Benni e Chuck Palahniuk … ma li sento bussare alla porta del blog …li vedo entrare.
Benvenuti, se siete pronti partiamo subito con la prima domanda …
PRIMA DOMANDAUna sintesi ben riuscita tra cantautorato e rock’n’roll, si sente in giro leggendo recensioni al loro omonimo esordio. Rolling Stones più La Crus, più Tenco, più Velvet Underground. E poi la passione per certa letteratura “rock” come Stefano Benni e Chuck Palahniuk … ma li sento bussare alla porta del blog …li vedo entrare.
Benvenuti, se siete pronti partiamo subito con la prima domanda …
Chi sono i Primochef del Cosmo?
Ciao Ally, partiamo con le risposte...
RispondiEliminaCinque stronzi!
…i primochef sono cinque persone che amano quello che fanno e vi si dedicano anima e corpo…in tutti i sensi.
Bello come inizio ...
RispondiEliminaCome nasce una vostra canzone? Prima la musica o prima le parole?
Abbiamo seguito metodi diversi nel corso del tempo. Inizialmente abbiamo scritto dei testi su alcuni riff di chitarra che giravano bene su altrettanti ritmi di basso e batteria, poi abbiamo provato a scrivere su delle liriche precedentemente scritte da me, ora facciamo un po’ e un po’ a seconda della disponibilità…di testi o riff.
RispondiEliminaE quelle del vostro recente cd come sono nate?
RispondiEliminaDimenticavo di presentarmi, io sarei Pasquale, il cantante della band e qui alla mia sinistra riposa in pace gippo, uno dei due chitarristi
RispondiEliminaNel disco trovi dei brani che avevo scritto e suonato anni prima in un disco solista, gli chef li hanno stravolti, spogliati e travestiti seguendo una scuola comune (anche se inconsapevole) e altri che sono nati con il gruppo...
RispondiEliminaCiao Pasquale ...
RispondiEliminaInfatti, se non sbaglio, il cd era pronto da un bel pezzo? Come avete lavorato?
Il disco era pronto da tempo, è vero. L’abbiamo registrato un paio d’anni fa sul finire dell’estate. Chiusi in una casa in campagna per quindici giorni (io non sono mai tornato alla civiltà per tutto il tempo), C’erano alberi, stanze microfonate, piatti e stoviglie, cani, amici, sempre. Una vacanza di lavoro insomma, momenti di pace e armonia a profusione e momenti di panico, come è lecito.
RispondiEliminaFerrario non russa, non cucina e lavora tantissimo. E' un ottima compagnìa.
Vi chiamavate già Primochef del cosmo? ... Avete un nome curioso. Probabilmente ve lo diranno tutti. Deriva da un racconto di Stefano Benni, contenuto nello storico “Il bar sotto il mare” (fantastico quel libro). Come mai l’avete scelto?
RispondiEliminaL’ha letto Marcello, che risulta essere oltre che il batterista, la figura più visionaria e malsana della band. Legge tanto, disegna…era rimasto impressionato da un racconto trovato nel libro che parlava del diavolo, del più grande chef francese e di una strana scommessa per la vita. Ce lo siamo trovati addosso tra una battuta ed un bicchiere di vino durante le prove e ci è rimasto.
RispondiEliminaBello nascere tra un bicchiere di vino e l'altro e buone letture ...
RispondiEliminaOltre alla musica, al vino e ai libri, vi acculturate anche con Internet?
Soprattutto con internet.
RispondiEliminaE da musicanti, che rapporto avete con Internet? Non solo cultura, ma anche un mezzo per farsi conoscere? Ma non solo una vetrina ben illuminata? O no?
RispondiEliminaIl nostro rapporto con internet...?
RispondiEliminaCredo sia quello di persone curiose di ascoltare, leggere, vedere delle cose che non sempre ritroveresti in una diffusione mainstream,. Siamo dei buoni fruitori di musica e contenuti vari (sto per acquistare uno splendido hard disc esterno per catalogare con ordine i migliori contenuti rinvenuti giornalmente tra pornotube e youporn).
Se poi mi chiedi cosa ne penso della rete come mezzo di diffusione, credo che per come sta girando ora con la digitalizzazione dei suoni, sia il vero mainstream della musica
E in più, sarà banale dirlo, accorcia le distanze... Voi, siete di Sassari, città lontana dai grandi centri. Essere lontani dai grandi centri, su di un’isola, aiuta o limita?
RispondiEliminaAiuta a respirare meglio, a vivere con meno apprensione, a ritrovare subito il mare se ti senti cementizzato, a raccogliere ancora gli asparagi ai lati delle strade, a trovare il parcheggio (se accetti il delicato compromesso di pagare comunque una multina perché stai sul marciapiedi).
RispondiEliminaMusicalmente parlando a sassari come in sardegna in genere, non esistono figure professionali che siano da esempio a gruppi esordienti. Detta così sembra troppo scolastica…Diciamo che esistono tre, forse quattro etichette discografiche in tutta l’isola, nessun musicista che possa essere considerato un valido produttore artistico in ambito rock, poche le band che abbiano lasciato qualche strascico significativo...
Un pò un casino insomma, per il resto si sta bene qua a sassari come ovunque in sardegna
RispondiEliminaUn giudizio molto severo ... Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?
RispondiEliminaAbbiamo tanti amici che suonano, in questi anni è capitato di dividere il palco con artisti più o meno noti con i quali abbiamo creato dei buoni rapporti umani. Non faccio i nomi perchè se no sembra che faccio "l'abbuffino" come si dice da queste parti.
RispondiEliminaPrima accennavi all’amico Giovanni Ferrario, con il quale avete prodotto il cd … che rapporto avete avuto? Ci raccontate come è andata?
RispondiEliminaAzz però Ally, sto rispondendo in diretta, manda domande più semplici...
RispondiEliminascherzo!
Giovanni ha dei grandi meriti, è una persona caparbia, che ha delle visioni e le segue con forza, ci lavora sodo per giorni, è geniale e infaticabile.
Non abbiamo solo suonato insieme questo disco, abbiamo vissuto nella stessa casa per un mese, metà in campagna a sassari e metà nel centro storico di cagliari dove alloggiavamo per il mix del disco. Il Vecio canta pure nel disco...facci caso, lo senti in "quello che ti ama", canta una frase molto significativa
Ah, quest'anno è passato da noi per capodanno e abbiamo suonato dei brani insieme, gli ho fatto i coretti in "rase it shout"
RispondiEliminaAndrò ad ascoltare il pezzo... si dice che abbia un casino di chitarre Ferrario...
RispondiEliminaAh si?
RispondiEliminaSe ne porta dietro solo una...
e quando suona da queste parti ci scrocca le nostre...e pure gli ampli
Il pezzo però non lo trovi perchè l'abbiamo suonato live nel nostro locale. se vuoi sentilo original nel suo space
RispondiEliminaBene, andrò presto nel suospace ... parliamo della copertina, per stare sul difficile.
RispondiEliminaUn lettore del mio blog ha notato che nei colori assomiglia a quella del recente cd degli Offlaga Disco Pax. È un omaggio indiretto? Solo un semplice caso? Di chi è opera?
Un caso. L'ha ideata Andrea Salvi della ANdOneLab di Bergamo che in precedenza aveva curato la copertina del singolo. Ci piace molto il suo gusto visivo.
RispondiEliminaSi è molto "indie" ...
RispondiEliminaA proposito è facile trovare un’etichetta per un giovane gruppo indi-rock? Come avete trovato la Desvelos?
Ma...niente...
RispondiEliminaGli abbiamo mandato tre, quattro demo con la copertina diversa ma sempre con gli stessi brani. La resistenza di Giuseppe verso le nostre attitudini pop si è piegata con il nostro simpatico insistere. Telefonate, mail e quant'altro. Per convincerlo gli ho detto che avrei dedicato alla Desvelos la mia tesi di laurea...e ha mollato.
Se conosci qualcuno alla warner dì che sono pronto a prendermi una seconda laurea...e a scrivere tesi come se piovessero.
Purtroppo non conosco nessuno alla Warner, a parte qualche personaggio dei cartoni animati...
RispondiEliminaVi sentite più una band da studio o da live?
Da live, assolutamente.
RispondiEliminaI brani suonano un pò diversi nel live, c'è più energia, più aggressività nei suoni e nel portarli. Qualcuno sostiene che sia molto meglio il live, se ci chiami a suonare in emilia siamo pronti a sudare volentieri per voi
Adoro l'Emilia e i suoi musicanti, ma io sono di Verona (vicino geograficamente, ma un altro mondo ...).
RispondiEliminaA proposito di locali, se non sbaglio ne gestite uno. Come gestori che rapporti avete con chi suona da voi? Come nel film "The Blues Brothers" , fate pagare la birra a fine concerto ai musicisti che vi hanno suonato?
Scusa per la confusione geografica, leggendo al recensione mi era sembrato di capire così.
RispondiEliminaBello il richiamo ai blues brothers! Si, facciamo pagare tutte le birre. No no, da ottimi bevitori, condividiamo felicemente l'alcool con amici e colleghi
Sono un emiliano dentro e spesso e volentieri parlo di band di quella particolare regione o "stato mentale", facile l'equivoco...
RispondiEliminaChe locale gestite? Cosa fate?
Abbiamo un locale nel centro storico a sassari, facciamo musica dal vivo il venerdi ed il sabato. E' un live club in cui cerchiamo di proporre cose che ci piacciono...
RispondiEliminaMa svela un pò le tue appartenenze, cosa scegli tra un Lambrusco ed un Amarone?
L'Amarone, su questo non ho alcun dubbio, e non è solo per una questione geografica ...che vini avete nel vostro locale? Il Cannonau?
RispondiEliminaNo ma così finisce male, ho l'enologo viticoltore in riabilitazione da taglio da potatura seduto qui a fianco. Gippo risponde:
RispondiEliminaAbbiamo dell'ottimo Cannonau, Vermentino e Cagnulari (vitigni autoctoni della regione).
Del Cagnulari mi ha già parlato bene una nostra comune amica, ma vi prego, ritorniamo all’intervista, a parlare di vini mi distraggo …
RispondiEliminaTra i La Crus e i Baustelle, tra Tenco e i Negramaro … questo ho sentito ascoltandovi. Sono solo mie masturbazioni mentali oppure qualche contatto lo sentite? Altri più nascosti e imprevedibili?
E' difficile rispondere a questa domanda perchè sono ascolti che non ci appartengono tanto. Sono esempi di band che cantano in un certo italiano e richiamano certe sonorità molto accessibili. A me personalmente piacciono alcuni testi dei baustelle ma non mi trovo nel modo di suonare molto carico di violini e tastiere ad esempio. Non so, sento che ci appartengono di più gruppi come afterhours, marlene e molto del rock classico dagli stones ai velvet underground. E poi ci piace molto dell'indie nostrano e non, insomma ascoltiamo, ascoltiamo, e poi tutto si miscela spontaneamente
RispondiEliminaA proposito di miscele, avete pronto del materiale per un nuovo cd?
RispondiEliminaSi, qualcosa c'è, cinque o sei brani che suonano discretamente e molte cose mezzo avviate e lasciate a decantare. I brani nuovi suonano più ruvidi rispetto al sound di questo disco, ne abbiamo portato alcuni del vivo e sembrano avere buona resa, Pensiamo di buttar giù qualcosa sul finire della prossima estate, magari replicando la vacanza lavoro in qualche posto tranquillo
RispondiEliminaSpero di sentire presto i nuovi pezzi, magari sul vostro myspace ...
RispondiEliminaFatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti in enoteca …
Domanda:
RispondiEliminaLo chef ha fame?
Risposata:
Si!
Domanda:
E cosa mangeresti?
Risposta:
Un piatto di zuppa gallurese e mezzo litro di vermentino...
Appetito!
Ciao Ally
stacci bene
Ciao a voi e grazie! Grazie anche a Vanessa, alla Desvelos, al Cannonau, al Cagnulari al Vermentino e all’Amarone, ma anche al Lambrusco, a tutti i rossi …
RispondiEliminaE finì in "imbriagghera"...
RispondiEliminapassa a trovarci
grazie a te,
a presto
2Chef
Certo, se finisce in imbriagghera passerò a trovarvi. Tenete aperta la cantina e pronte nuove canzoni... Ciao e ancora grazie ...
RispondiEliminaNon conoscevo!
RispondiEliminaMi fa piacere averteli fatto conoscere Vale, sono sicuro ti piaceranno molto. Io continuo ad ascoltare il loro recete cd (anche ora).
RispondiElimina