Finalmente è giunto il gran giorno, il giorno della prima intervista in diretta tramite blog della storia d’Italia unita e Antille Francesi (non c’è dato sapere se in altri stati abbiano già provato, ma qui, per quello che sappiamo, è la prima volta).
Vedete i Phidge mentre si apprestano ad entrare nel blog, un luogo verdeggiante, bucolico, tra la Via Emilia e Woodstock. Ad accoglierli in prima fila l’amica preziosa Press Sheep, una bottiglia di chiaretto bardolino, del cioccolato fondente equo e solidale e un sacco di domande. Nelle orecchie ancora il loro cd d’esordio, domani in tutti i migliori negozi grazie all’indipendente bolzanina Riff (http://www.riffrecords.it/)
Di It's all about to tell ho già parlato diffusamente sul blog e sul sito di Smemoranda e ora ho voglia di far parlare loro: Dodi, Fedro, Nick e Simone. Buttiamoci allora con la prima domanda e poi tutti nei post (giusti) a postare altre domande e altre risposte, con possibilità di partecipazione infinita.
PRIMA DOMANDA:
Chi sono i Phidge?
Chi sono i Phidge?
gran disco!gran bella copertina!proprio bravi!solo...che fine ha fatto il mio Franco in carne e in salute...così magro quasi non lo riconoscevo!abbracci ai Phidge.F.
RispondiEliminaHey, fratello…siamo una band di rock’n’roll, ok? (è abbastanza garage, così?)… se volessimo improvvisarci seri, potremmo definirci quattro ragazzi uniti da amicizia e passione, che si sono ritrovati all’inizio del 2003 col proposito di cercare di scrivere insieme dei bei pezzi e di portarli in giro…che detta così non è che sia una risposta particolarmente stuzzicante…una cosa interessante però te la possiamo dire: quando abbiamo scelto il nome, ci siamo semplicemente rifatti al soprannome di un nostro amico che era seduto di fianco a Fedro in quel momento. Anni dopo abbiamo scoperto che in un qualche gergo yankee ‘phidge’ ha un significato che all’incirca suonerebbe come “la minima quantità di qualcosa”, traducibile col lombardo “Cicinin”, per capirci…pensa un po’…
RispondiEliminaInteressante come sia nato casualmente il nome della vostra band… e le canzoni? Come nasce una vostra canzone? Prima la musica o prima le parole? È così casuale anche questa?
RispondiEliminaBeh, intanto se nasce è già una gran buona notizia!!! Non credete a quei gruppi che dicono “Oh, sai quel pezzo? L’abbiamo scritto in tre secondi…” e tutti in brodo di giuggiole a pensare che sono dei geni…NON E’ VERO!!!! O, meglio, a noi non capita mai…sigh…diciamo che da qualche anno abbiamo messo la regola che si lavora a un pezzo solo quando ci sono sia un’idea armonica (gli accordi) che un’idea di voce e si portano avanti contemporaneamente. (continua..)
RispondiEliminaAll’inizio invece partivamo da nuclei quasi embrionali (molto spesso un giro o un riff di chitarra), che poi sviluppavamo in sala prove partendo sempre prima dalla base strumentale. Eravamo convinti che questo tipo di approccio ci offrisse più possibilità creative e che desse un aspetto più sperimentale al nostro modo di fare musica, ma molto spesso ci trovavamo a spendere due mesi o più sullo stesso pezzo per dargli più direzioni, per poi accartocciare il risultato perché in realtà non se ne riusciva ad individuare alcuna. Adesso lavoriamo in maniera più fluida, più razionale ma istintiva allo stesso tempo, se ci concedi l’ossimoro, pensando prima a creare una struttura portante fatta già di musica e parole (già, l’antica arte del songwriting..) e utilizzando la sala prove più per arrangiare i brani che per comporli in senso stretto: possiamo dire che Dawning Disaster è stata un po’ la svolta nel nostro modo di sfornare canzoni …imparare dai propri errori…
RispondiEliminaPossiamo aprire un inciso su Franco?
RispondiEliminaAprite l'inciso ...
RispondiEliminaDa Informatu.it
RispondiEliminaQuali sono i modelli musicali che hanno ispirato corso la vostra formazione musicale e la vostra crescita come band?
Sempre se vi siete ispirati a dei modelli ben precisi.
In alternativa, quali artisti stimate di più?
dovete!
RispondiEliminaCiao ragazzi,
RispondiEliminaci siamo anche noi!
uno alla volta, uno alla volta per carità..
RispondiEliminainciso su Franco
RispondiEliminaAllora, Franco: è diventato a nostra insaputa l'icona del nostro modo di essere, solo che non sappiamo quale questo sia..
RispondiElimina...per la legge di Murphy ho la connessione a singhiozzo...adesso vedo cosa mi sono persa.
RispondiEliminaPress Sheep
L'abbiamo incontrato mentre si buttava da un ponte, pare sulla Drina, pensavamo volesse uccidersi ma lo faceva per soldi..
RispondiElimina..e un paio d'anni dopo eccolo lì, dimagritissimo, su una nuvola che parla a un corvo..
RispondiElimina..adorabile, no?
RispondiEliminaMeraviglioso il modo di parlare della cover...benvenuta pecorella.
RispondiEliminaE ora torniamo alla scrittura. Come sono nate le canzoni del vostro recente cd?
Modelli? Ditecelo voi!
RispondiEliminaMetà dei pezzi erano già stati registrati nei precedenti demo, ma a parte Dawning Disaster e Still the Same li abbiamo sottoposti a un restauro piuttosto radicale, rendendoli più scorrevoli e leggeri: basti pensare che Waves nasceva con un attacco quasi grunge e con una parte centrale violentissima, mentre O-Ren Ishii era un pezzo hardcore quasi a-melodico! I pezzi nuovi sono più giocati sull’intensità e sulle dinamiche piuttosto che sui cambi di registro. Bloke e Colors sono brani che grondano sangue!!! Sono figli dei percorsi perversi che ti dicevamo prima: mesi e (letteralmente) mesi di lavoro sulla parte strumentale e poi tutti e quattro a guardarci come dei pirla e a ripeterci: “Eh, adesso ci vorrebbe una parte di voce…eh…eh…eh, sì…già…”. Poi le parti sono saltate fuori, però a che prezzo… (continua)
RispondiElimina(segue)..La voce di Colors è nata la notte prima di venire registrata!! Sparrows è una storia diversa, perché è stata scritta a tre mani e cantata a tre voci (Fedro, Dodi e Jonathan dei Settlefish). Quindi è stata composta in tre momenti differenti. È un po’ un brano-Frankenstein, ma ci piace un sacco.
RispondiEliminaIo mi sono ispirato allo stile melodico e creativo di Brian May.
RispondiEliminaNon so se è stato anche un vostro modello, ma comunque dal momento che sono io l'intervistato..mi tocca rispondere.
Pioneristico. E a proposito di sacco, vedo un sacco di vostri video online in questi giorni. È una vostra strategia pubblicitaria o un caso?
RispondiElimina'spetta Ally, andiamo avanti un attimo su qusta cosa di Brian May, la cui capigliatura continua a commuoverci..
RispondiEliminaandate sulla capigliatura, mi sembra che lo spirito di Rino Gaetano aleggi
RispondiEliminaAnche il gilet di Brian, non sappiamo farne a meno..
RispondiElimina..stiamo tenendo fermo Fedro, sai, se si scatena su Rino Gaetano..
RispondiEliminaPress Sheep, sei silente!
RispondiEliminaPress ha dei problemi con la connesione
RispondiEliminaHa asuonato 39' tra la gente a Brixton, era quasi in lacrime.
RispondiEliminaCosì tanta umiltà e passione dopo aver riempito tutte le arene del mondo.
Commovente.
E condivido i tuoi gusti in fatto di abbigliamento.
...sorvolerò su Rino Gaetano ('cessate d'uccidere i morti', diceva qualcuno), ma vorrei far presente che la storia del plettro di Brian May (la moneta da 5 pence) è una gran..sciocchezza: rompe le corde
RispondiEliminaAllora, andiamo con il gilet, o ci dite dei vostri video online in questi giorni. È una vostra strategia pubblicitaria o un caso?
RispondiEliminaper inciso: il nostro NIck Di Virgineo si vanta d'aver costretto un gatto a fumare sostanze illecite. Come porsi?
RispondiEliminaPer il fatto dei video, invece, è colpa di Fedro. Devi sapere che lui ha speso la sua adolescenza a intripparsi coi retroscena dei grandi gruppi del rock: sa tutto di quello che è successo ad ogni singolo membro degli U2 dal 1990 al 1998 (degli anni precedenti e successivi ha comunque un’ottima conoscenza complessiva), conosce a memoria gli atti del processo contro l’uomo che ha ucciso la madre e la zia di Dave Navarro, ricorda la genesi dei brani dei Radiohead molto meglio di Thom Yorke, sa tutto quello che c’è dietro ogni parola scritta da Hendrix, potrebbe parlarti per ore delle adolescenze di Johnny Rotten e di Kurt Cobain e se poi commetti l’errore di nominargli Lennon…una patologia del genere non poteva che portarlo a venire in possesso di tutto il materiale video riguardante tutti questi mostri sacri…e dopo tutte quelle ore e ore di proiezione (tutt’ora si commuove davanti agli 8 DVD di Anthology dei Beatles che guarda sempre rigorosamente dal primo all’ultimo senza interruzioni) ha maturato la certezza che chi si avvicina al lavoro di una band inevitabilmente inizierà a voler sapere su di essa più cose possibili. Quindi, se in giro per la rete trovate tutti ‘sti video, è solo grazie al fatto che Fedro è convinto di farvi un favore. Ringraziatelo. O perdonatelo, se potete.
RispondiEliminaQuindi è una specie di hobby di Fedro… ma in generale come usate Internet da musicanti?
RispondiEliminaCome mezzo di promozione lo usiamo con relativa parsimonia: inevitabilmente utilizziamo MySpace, perchè consente di avere una vetrina aggiornabile in pochi secondi, ma ci guardiamo bene dall’inondare la rete con informazioni inutili. A livello di diffusione della nostra musica invece, per ora Internet non è il canale primario: anche perché in fase di registrazione e masterizzazione, con l’aiuto rispettivamente di Bruno Germano e Carl Saff, abbiamo puntato moltissimo sulla qualità dei suoni, e pensare che il nostro disco venga ascoltato soltanto in formati compressi dalle casse del computer ci fa storcere il naso e non poco. Saremo all’antica, ma che ci volete fare?
RispondiElimina(dài, dibattito..!)
RispondiEliminaCi vorrebbe Nanni Moretti...
RispondiEliminaE da utenti come usate Internet?
Lo usiamo parecchio: soprattutto a livello informativo, perché consente una selezione dei contenuti dal lato attivo. Però con le antenne sempre dritte: basta rendersi conto che il fatto che tutti possano dire di tutto impone un innalzamento della soglia di attenzione e del senso critico!
RispondiEliminaIn più, grazie ai forum e al P2P, Fedro è venuto in possesso di una quantità impressionante di GB di roba che a metà degli anni ’90 poteva solo sognarsi…tutti quei backstage…
..e poi c'è il blog dell'Alligatore!
RispondiEliminaMa perchè Nick è così brizzolato? Photoshop? Sala trucco?
RispondiEliminaGrazie a tutti stiamo sostenendo una bella prova ...altra domanda...
RispondiEliminaVenite da Bologna, città ricca di tradizioni musicali molto forti, come tutta la vostra regione. Mi sono sempre chiesto il perché di questo successo dei musicanti emiliani. E voi, ve lo siete mai chiesti? Gianluca Morozzi ha scritto un libro sull'argomento ...
...eh, i cosidetti colpi di luna...sempre e solo per sembrae l più affascinanti possibile...me lo ha suggerito franco
RispondiEliminaEeehhh, caro Alligatore, la pianura è fertile…
RispondiEliminaSenza voler rubare il mestiere a nessuno, ma.. Dispiace se facciamo una domanda noi?
RispondiEliminaFate pure, non ho segreti ...
RispondiElimina..per chi è connesso: qual è il vostro pezzo preferito del vostro disco?
RispondiEliminaNOSTRO, sorry..
RispondiEliminaspies
RispondiEliminaPossiamo partecipare anche noi?
RispondiEliminaspiazzante Alligatore!
RispondiEliminaclaro Paolone!
RispondiEliminaIo non ho ancora capito se Phidge nutre stima per i Queen oppure se è stato tanto presuntuoso da sbeffeggiarli.
RispondiEliminaTento di capire perchè mi sento a disagio..
Mi dispiace poi per la risposta alla domanda, pensavo fosse una domanda carina da chiedere ad un'artista invece mi sembra di aver ricevuto una risposta acida
Dawning disaster
RispondiEliminaMa qui c'è un qui p rock uo!!!A parte che il nostro Simon (batterajo) gira in bici per Imola al grido di 'Save me! Save me!' (è vero!!!), il chitarrista Fedro ha solo preso le distanze da un plettro, dato che le sue (scadenti) corde ne soffrono il bordo tagliente...love, love, love...
RispondiEliminaSpiazzante Petunio? Io sono un romantico...Se non c'è nessun altro con titoli preferiti riprendo. Avete contatti con altri artisti della vostra città? Di altre?
RispondiEliminaMi pare che cantasse 'I want to ride my bicycle'
RispondiEliminaSei l'ultimo dei romantici...
RispondiEliminaSei l'ultimo dei romantici...
RispondiEliminaA me piace tanto 'Somewhere else'
RispondiEliminaTantom quanto?
RispondiEliminaPer rispondere ad Ally, quello dei contatti con altri règaz è uno degli aspetti più belli di questa cosa di essere in una band… con tanti gruppi ci sono proprio rapporti di amicizia. A parte i Settlefish – Nick ne ha fatto parte e Bruno, oltre a essere il nostro produttore, è il fratello di Dodi, che nella sua precedente band sudava in sala prove con Paul Pieretto e Federico Oppi! – ultimamente siamo in stretto contatto coi CUT, che non finiremo mai di ringraziare per il release party del Covo, e coi Disco Drive, che accompagneremo sul palco del Locomotiv il 4 aprile; comunque qui a Bologna ci si conosce quasi tutti, ben lieti di darsi una mano a vicenda quando serve! Anche in giro per l’Italia però ci siamo sempre divertiti alla grande con chi condivideva il palco con noi: i primi che ci vengono in mente sono gli Entrofobesse, ragazzi siciliani con un cuore che non sta in un grattacielo!
RispondiEliminava bè...visto che tognazzi non vale...sparrows on a wrong day è un piccolo capolavoro.
RispondiEliminaFigo. E per continuare seri:"It’s all about to tell", perché questo titolo?
RispondiEliminaOK ragazzi bene bene ho capito che i vostri commenti erano positivi.
RispondiEliminaPosso farvi una domanda particolare?
Spero di si....avete dei riti scaramantici e/o propiziatori prima di un live???
Non vi siete mai cagati sotto prima di salire sul palco?
Mai pensato "oddio stasera prendo solo stecche, stecche su stecche"??
Come vi caricate prima di esibirvi?
tanto,tanto...la sua atmosfera mi fa sognare
RispondiEliminail mio blog stasera è un covo di romantici
RispondiEliminapeccato manchi la pecorella
RispondiEliminaNon ci siamo mai cagati addosso prima dei live, ma i mastodontici componenti della nostra sezione ritmica occupano il cesso per ore, prima di guadagnare il palco (ti giuro che è vero!!!). Gli altri due annegano il nervoso nell'erisimo
RispondiEliminaMa perchè Tognazzi non vale?!
RispondiEliminaerismo? da Rotterdam
RispondiEliminama noooo...è perchè la prima versione è impareggiabile!!!
RispondiEliminaNon sono una romantica al 100%, anzi: il mio secondo pezzo preferito è O-Ren Ishii! Però la chitarra all'inizio di Somewhere else mi fa sentire accarezzata
RispondiEliminaC’è una specie di doppio senso…di doppio intento, nel titolo. Un aspetto è proprio letterale, nel senso che alla fine tutta ‘sta storia di scrivere canzoni, di fare concerti, dischi, interviste, domande, risposte…sta tutto nel comunicare, è tutto un fatto di esprimersi…ma anche di saper distinguere (prima ambiguità…abbiamo sbagliato, è un triplo senso)…Tell sta per “Dire”, ma anche “far distinzione”; c’è un intento vagamente polemico, nel senso che uno può dire quello che vuole ma dipende anche da chi ascolta e allora si tratta anche di saper scegliere gli interlocutori…poi invece l’altro aspetto è più semi-filosofico: mentre registravamo il disco ci siamo resi conto di quanto fosse magnifico quel momento: eravamo lì a cercare di fissare nel miglior modo possibile le canzoni a cui lavoravamo da anni, nella speranza di pubblicarle, di farle sentire…di farne un disco, ma ti rendi conto?!?!? Cosa significa, per uno che non ha mai fatto dischi, ma che ha sempre sognato di farne, stare per fare il primo disco?!!? Essere proprio lì in studio che stai dando tutto quello che hai per fare la cosa che aspettavi tutta la vita di fare?! E quello è il momento in cui sei in procinto di sparare la tua bomba, è lo “STARE PER” supremo, proprio tipo il calciatore che alza la gamba più che può prima di sparare la palla verso la porta, l’elastico che si tira la massimo!! E in inglese, ‘stare per’ si dice ‘about to’, quindi in questo senso il titolo dell’album può essere interpretato come “tutto sta per rivelarsi”…così…
RispondiEliminaTana per Fabiana!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaFabiana allora?
RispondiEliminaL'erisimo, lo so io!!!! E' l'erba dei cantanti...quindi Dodi e Fedro cosa se ne fanno?!
RispondiEliminaCiao cari!Anche Gianpy è con voi buonasera!
RispondiElimina...noooo lo sapevo che con tognazzi mi avreste sgamata!!!!
RispondiEliminaGrandissimo Gianpy, sei in forma?
RispondiEliminaEcco Fabiana sgamata ... erismo da Rotterdam (appunto Petunio) ...Gyanpi in forma
RispondiEliminaTorniamo seri (ma non seriosi). La copertina.Perché questa copertina, che a me ricorda molto lo stile del disegnatore serbo Alexander Zograf? Se non sbaglio è opera di Tuono Pettinato?
Sì, con Tuono siamo amici da anni e a lui dobbiamo l’invenzione del nostro Franco, l’omino che compare sulla copertina. L’immagine vuole trasmettere un senso di ricerca della serenità, un po’ ingenua e un po’ malinconica. Che è poi quello che passa attraverso la nostra musica. Almeno, a noi piace pensare così…tu che dici?
RispondiEliminaSì, a me sembra un personaggio stralunato, ingenuo, che si chiede perché è capitato in questo mondo ...
RispondiEliminaCerto!Sto facendo ascoltare il vostro cd in giro e vi dirò che piace davvero molto.La cosa più sorprendente è che da un cd copiato con solo scritto il vostro nome e introdotto come "è un gruppo di ragazzi che conosco" nessuno si aspetterebbe tanto...invece:PLAUSI E COMPLIMENTI!Sono qui per renderveli anche da parte di chi non vi conosce ma già vi apprezza.
RispondiEliminaa me fa tenerezza
RispondiEliminaInfatti, il sottotitolo è "senza perderee la tenerezza". O sbaglio.
RispondiEliminaGuarda, in realtà ci hai anticipato, perchè per il prossimo disco avevamno in mente di dare un titolo e un sottotilo a tutti i brani (facendo finta di non sapere che lo hanno già fatto i Radiohead...)
RispondiEliminaLeggo nel pensiero...e continuando:
RispondiEliminaavete scelto un’etichetta bolzanina, come la Riff. Allora non si ascolta solo lo jodel da quelle parti…come vi siete incontrati?
Oh, Paolone, ci sei ancora?
RispondiEliminaCiao Ragazzi,
RispondiEliminaSto ascoltando qualche brano del disco su myspace e devo dire che anche questa volta avete fatto centro!
Ci vorrebbero troppe parole per spiegare quanto sono legato alla vostra musica: capita a volte che una canzone stia suonando mentre nella tua vita accade qualcosa di speciale, ecco, è il vostro caso!
Tornando al disco, domandina: Ma in "somewhere else" c'è un'influenza di "small town boy" dei bronsky beat, o è solo una mia paranoia??
In ogni caso è molto evocativa come canzone, sognante...
Paolone non c'è più, sigh...comunque è andata che quando intasavamo le buchette delle lettere delle labels coi nostri demo, percepimmo un interesse da parte dei ragazzi di Riff che andava ben al di là delle solite frasi di circostanza cui ci eravamo nostro malgrado abituati: così rimanemmo in contatto, anche durante le registrazioni del disco, alla fine delle quali ci chiesero di ascoltare i mixaggi, poi ci ascoltarono dal vivo e il giorno dopo eravamo nel loro roster! Bello, no?…a Bolzano decisamente non si ascolta solo jodel; c’è una grande voglia di fare, i ragazzi della Riff lavorano come dei pazzi per portare più alla luce possibile un movimento indie che cova sotto la cenere. Abbiamo amato subito il loro progetto, dato che, per motivi diversi, siamo entrambi due realtà che stanno tentando di salire di livello, di uscire dall’anonimato. Ci stiamo usando a vicenda, loro per ampliare il loro raggio d’azione fuori dalla loro zona, noi per andare alla conquista dell’impero austro ungarico!
RispondiEliminaE' facile trovare una label per un giovane gruppo rock?
RispondiEliminaDobbiamo ammettere la nostra ignoranza sui ragazzi di Jimmy Sommerville...comunque grazie mille...in che momento ti stiamo accompagnando, se non siamo indiscreti?
RispondiEliminaSono incuriosito dalla storia che può esserci dietro a Somewhere else.Qualcuno ci ha messo del privato nel testo?E forse il frutto di riflessioni di qualche vostro viaggio ?Chi del gruppo la sente più sua?La parte finale del pezzo è cullante e sognatrice.Bravi
RispondiEliminaParafrasando Vasco, Colpa del Fedro! Se vuole rispondere lui...
RispondiEliminaVai Fedro
RispondiEliminaIl fatto è che sono uno scassacazzi...una sera avevo l'impressione che tutti quelli che incontravo avessero qualcosa da ridire su quello che facevo e su come lo facevo...paranoia, per lo più (o no?).
RispondiEliminaQuindi scrissi due righe in cui consideravo come non fossi io quello che aveva tradito nulla di quello che ero stato e di quello che volevo essere e che il mio modo di stare al mondo era una continua dimostrazione di quanto fossi carico per esserci...ribadivo anche che lo avevo mostrato a tutti, ma che tutti stavano guardando da un'altra parte...tutta lì
Si tratta di momenti passati, bei periodi, col cd dei phidge sempre in macchina ;)
RispondiEliminaMa vista l'evoluzione sempre migliore della vostra musica, sicuramente ce ne saranno altri!
Comunque no, trovare un'etichetta non è facile, anzi è un casino. Le proposte sono tantissime, di gruppi ce n’è un’infinità e, nonostante le migliaia di possibilità comunicative offerte da internet, avviare contatti è difficilissimo. Anzi, forse un po’ di colpa ce l’ha proprio questa possibilità smodata di comunicare: più canali, più proposte, meno tempo per vagliarle… E allora bisogna rimboccarsi le maniche, sudare in sala prove e sui piccoli palchi: e magari avere l’umiltà di proporsi a una label solo quando si ha già un progetto pronto per essere lanciato!
RispondiEliminaCento!
RispondiEliminaa proposito di palchi, voi vi sentite più una band da studio o da live?
RispondiEliminaBoh…sinceramente amiamo veramente tanto entrambe le situazioni…chiaramente sono contesti molto diversi, dal vivo c’è la questione fisica, lo scambio col pubblico…è molto intenso, noi siamo un gruppo che sul palco non si risparmia, diamo sempre tutto e probabilmente il pubblico questa cosa la percepisce…quindi si instaura una specie di scambio e alla fine dei concerti si respira spesso una sorta di sentimento reciproco di gratitudine.
RispondiEliminaIn studio invece abbiamo la possibilità di sperimentare suoni, arrangiamenti. Se ti piace il luogo in cui ti trovi e sei convinto di quello che stai facendo, stare in studio diventa un piacere, una specie di festa. Grazie alla grande amicizia e alla stima che c’è fra di noi e il nostro produttore Bruno Germano, i giorni delle registrazioni sono stati bellissimi…non andavamo mai a dormire! E poi i Vacuum studios sono veramente ben frequentati, a qualsiasi ora del giorno e della notte spuntavano membri dei Settlefish, dei Disco Drive, dei Cut. È come essere a casa.
RispondiEliminaBeh, comunque una vera band eccelle in entrambe, poche storie!
RispondiEliminaPress Sheep mi ha detto di aver avuto problemi tecnici, sento la sua mancanza ma continuo come lei vorrebbe: quali sono le vostre esperienze live e cosa avete in programma nei prossimi mesi?
RispondiEliminaScusate eccomi di nuovo.
RispondiEliminaIn effetti la storia è proprio andata così...
E voi come ci preferite? Live o studio?
RispondiEliminaQuando ci siamo formati avevamo un disperato bisogno di fare esperienza e abbiamo cercato di accumularne il più possibile…abbiamo suonato tantissimo dalle nostre parti, ma anche in Lombardia, Trentino, Umbria, Abruzzo, Campania, Sicilia…poi alcune esperienze ci piace trattarle come un fiore all’occhiello, come il Festival dell’Amicizia di Gorazde in Bosnia, dove suonammo a un anno dalla nostra formazione davanti a una folla oceanica inspiegabilmente in delirio, e gli inviti al Six Day Sonic Madness e al Neapolis Festival; ma in fondo, le più appaganti sono state l’abbraccio del Covo il giorno dell’uscita del disco e il calore dei ragazzi siciliani durante il mini-tour dell’estate scorsa. Adesso stiamo organizzandoci insieme a Riff per suonare in giro il più possibile: si parte il 21 marzo da Ora (Bolzano), poi Merano, Udine, Bologna…date un occhio al nostro myspace, perché non mi ricordo altro!
RispondiEliminaDal vivo non vi ho ancora sentiti, ma su disco mi ricordate molto i Pearl Jam. Si tratta solo di una delle solite masturbazioni mentali della critica o vi sentite vicini alla band di Eddie Vedder?
RispondiEliminaCi inviti a suonare a Verona Ally?
RispondiEliminaVerona è una città troppo piccola per voi ...sopratutto in questo periodo. Ma vediamo ...
RispondiEliminaMah…intanto grazie!
RispondiEliminaPer curiosità, quali sono i nostri pezzi che ti hanno suggerito l'accostamento?
De toute façon.. come attitudine magari sì, perché ci sentiamo vicini a chiunque suoni col cuore in mano, e da questo punto di vista Eddie e soci sono maestri. Magari a livello di suoni e di songwriting non è un modello in cui ci riconosciamo troppo: ma in fondo non vogliamo togliere il mestiere ai critici, restiamo in incuriosita attesa del prossimo accostamento!
RispondiEliminaDue su tutti: "O-Ren Ishii” e “Still the same
RispondiEliminaA proposito di Eddie, cosa pensate delle sue nette prese di posizione politiche, in particolar modo contro la guerra e contro l'uscente presidente Bush?
RispondiEliminaVostri cd ne ho sentiti e li ho sempre apprezzati ed in particolar modo quest'ultimo.Io avrei aggiunto forse anche altri pezzi del vostro repertorio,ma avrete sicuramente modo di farlo nesi prossimi :)!Per quanto riguarda le vostre esibizioni dal vivo a me piacete un sacco.Spesso capita,soprattutto per gli artisti emergenti più blasonati che puntualmente vengono pubblicizzati dalle emittenti televisive musicali o nel circuito mtv di ascoltare dei buoni prodotti in versione studio o dei buoni ed accattivanti video, ma poi nelle esibizioni live ti ritrovi ad ascoltare qualcosa di scarno,vuoto che si fa fatica a riconoscere.Voi Phidge penso che riusciate ad unire l'esperienza in studio e portarla al pubblico con quella fondamentale aggiunta che è il vostro stesso trasporto e passione per quello che scrivete e suonate,con un ottimo risultato.Bravi 2 volte
RispondiElimina(ci inchiniamo arrossendo)
RispondiEliminaGyanpi è un bravo critico...
RispondiElimina(e non vediamo di sconsacrare un'altro po' la chiesa di Pollutri!)
RispondiEliminaDIO, UN ALTRO CON L'APOSTROFO?! Scusatemi!
RispondiEliminaBella come presa di posizione politica ... Cosa mi dite di Eddie? cosa pensate delle sue nette prese di posizione politiche, in particolar modo contro la guerra e contro l'uscente presidente Bush?
RispondiEliminaDirei che condividiamo entrambe le posizioni, ma non credo che noi assumeremmo mai l’etichetta di gruppo militante…non per faciloneria, ognuno di noi ha le sue idee e non ha problemi particolari ad esprimerle, ma da qui ad avere delle opinioni di gruppo…vabè, ma c’è da dire che sono poi questioni che si pongono prevalentemente quanto una band diventa abbastanza famosa da fare opinione…e non mi pare proprio il nostro caso!!!
RispondiEliminaComunque massimo rispetto per chi prende posizione senza secondi fini, cosa che non crediamo assolutamente riguardi Eddie Vedder, a giudicare dalla sua storia.
E del film "Into The Wild" del quale Eddie ha scritto la colonna sonora. Io l'ho trovato un film spiazzante, con una colonna sonora molto intensa, parte integrante del film, come si faceva negli anni '70. L'avete visto il film? Molto anni '70 anche come immagini e spirito ...
RispondiEliminaA me è piaciuto molto quando ammazza i Russi.. E poi fico alla fine il duello con le spade laser.. :-)
RispondiEliminaSi scherza eh! E' che non l'abbiamo ancora visto, ma ne abbiamo sentito parlare benissimo, anche della colonna sonora: giurin giuretta, ci metteremo in pari a breve!
RispondiEliminaTrasporto e passione! Non avrei saputo trovare parole migliori...
RispondiEliminaI Phidge dal vivo?
http://www.fotolog.com/guinnesss/12141074
eccoli qua.. memorabile occasione per altro, indelebile l'improvvisazione di qualche pezzo di Hendrix a fine sessione!
Un abbraccio da Pollutri,
Angelo
Grande Angelo, sei un Angelo... se non avete altro da aggiungere io avrei concluso...
RispondiEliminaLo sentite il mio press belato?!
RispondiEliminaForse riesco a stare fra voi: ma mi sono persa un'intervista di stampo socio-costruttivista. Fantastici: tutti.
C'è ancora qualcosa da bere?!
:)
Press Sheep
Ci sei mancata pecorella...
RispondiElimina...ma sono arrivata alla fine! Sob
RispondiEliminaPress Sheep
affranta
E qui scende una lacrimuccia.. Uno dei più bei concerti degli ultimi anni, grazie Angelo!
RispondiElimina..e grazie Alligatore per averci ospitati, bacioni a Press Sheep e a tutti gli interVenuti (sempre rispetto eh..)!
Non è che ci hai snobbato per Sanremo?
RispondiEliminaWith love,
RispondiEliminaPhidge!
Grazie mille Alligatore anche da parte nostra.
RispondiEliminaA presto
Riff
Ciao Alligatore e ciao Phidge!Bella sta storia dell'intervista via blog!Nicò i vidom prest :) e mi impegnerò per riproporre la sconsacrazione!Ciao anche a te Angelo alla prox
RispondiEliminaSono commosso ... esperimento riuscito...spero ... grazie a Tutti ...
RispondiEliminaCiao Phidge!
RispondiEliminaCiao Ally!
La prima imperdibile intervista su blog è andata alla grande... mi spiace per la forzata assenza.
SanRemo?! Che è successo a SanRemo? :)
Baci belanti
Press Sheep
Buonanotte a tutti! Ciao Giampy, Phidge, Alligatore e tutti gli intervenuti/lettori
RispondiEliminaAngelo
Baci immensi a tutti quanti!
RispondiEliminaGrazie Ally
Phidge